Page 61 - Speciale 80 anniversario
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI
Tutti i reparti
dell’Esercito si erano
QUARTIERE STELLA sciolti, se anche
Altro episodio saliente fu quello del 28 settembre al
ponte della Sanità. Mentre i tedeschi erano intenti a
minare il ponte, un gruppo di patrioti, a cui si erano l’Arma si fosse
uniti il Maresciallo Nicola D’Albis, comandante della
Stazione Napoli Stella, il Vice Brigadiere Saverio allontanata,
Massari e i carabinieri Di Giorgio, Mirra e Albano,
mosse contro di loro. Ne scaturì uno scontro violentissimo.
I tedeschi lasciarono ben diciotto morti e numerosi i Napoletani
feriti sul terreno. Dal terrazzo della caserma i carabinieri,
in possesso di una mitragliatrice pesante, fecero fuoco sarebbero rimasti
contro altri tedeschi che scendevano da Capodimonte.
Molti soldati del Reich rimasero uccisi, mentre altri in balia delle orde
trovarono la salvezza nella fuga. Il combattimento si
riaccese il mattino seguente all’apparire di una colonna
di automezzi tedeschi che attraversava via Santa Teresa. tedesche o della
I patrioti cercarono di ostacolarne l’avanzata con una
barricata improvvisata realizzata con una vettura tram- malavita locale
viaria capovolta e con altri mezzi di fortuna. Il fuoco fu
aperto da entrambe le parti. I carabinieri ebbero il so-
pravvento. Il Vice Brigadiere Massari, a colpi di bombe
a mano, riuscì a neutralizzare, da solo, uno degli
automezzi. Nella notte tra il 29 e il 30 otto uomini sentore che si fossero annidati gruppi di tedeschi, nel
armati, quattro fascisti e quattro tedeschi, tentarono di palazzo di via Fonseca, nella scuola Vincenzo Russo, in
penetrate nella caserma ma anche questa volta furono via Santa Maria a Fonseca. Tra le raffiche di mitragliatrici,
costretti a desistere dal loro tentativo per la pronta riuscì a snidare il tedesco casa per casa, terrazzo per
reazione di fuoco dei carabinieri. terrazzo. Alla fine dell’impresa, da solo, condusse in ca-
Il giorno 30 continuò in sezione Stella l’assalto dei serma cinque prigionieri.
patrioti e dei carabinieri contro cinque carri armati te- Il reparto guastatori della divisione Göring aveva pre-
deschi. La guerriglia continuò sino a poche ore prima parato la distruzione del proiettificio di Cercola. I Ca-
dell’entrata in città delle truppe Alleate. Nel pomeriggio rabinieri della Stazione, sotto la guida del loro coman-
del 30 settembre il Maresciallo D’Albis con i suoi dante, il Maresciallo Tommaso Esposito, prelevate le
uomini cooperò con i patrioti all’attacco di cinque carri armi precedentemente nascoste, si appostarono nei
armati tedeschi con il lancio di bombe a mano e pressi della fabbrica. Nel pomeriggio, militari tedeschi,
bottiglie di benzina. L’azione che non poté essere più armati di mitragliatrici e bombe a mano, dopo aver
appassionata, valse al sottufficiale la medaglia di bronzo danneggiato alcune motrici della ferrovia Circumvesu-
al valor militare. viana, si avvicinarono allo stabilimento. I dodici carabinieri
Lo stesso giorno 30 e il mattino seguente, il Vice Bri- dell’Arma di Cercola si schierarono in pronta difesa,
gadiere Massari si recò nei luoghi in cui aveva avuto costringendo il nemico a ritirarsi.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII 61