Page 58 - Speciale 80 anniversario
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80°ANNIVERSARIO






                Per tutto il periodo


                  dell’occupazione



                       tedesca, fino


                   al 28 settembre,                                 distruzioni  e  saccheggi  furono  all’ordine  del  giorno.
                                                                    Furono  assaltati  i  magazzini  della  Regia  Marina,
             il popolo napoletano                                   depredati  i depositi viveri del Regio Esercito, devastate
                                                                    le  caserme.  Tutta  la  zona  industriale,  ferroviaria  e
                                                                    portuale, nonché gli impianti idrici, quelli del gas, dei
                          fu vessato                                telefoni e della luce elettrica vennero minati per essere
                                                                    distrutti prima dell’arrivo degli Alleati. Questi atti di
                  in modo crudele.                                  prepotenza,  che  ebbero  il  loro  culmine  nella  leva  in
                                                                    massa dei giovani ordinata dal Prefetto a seguito del-
                                                                    l’intimazione dei tedeschi, a cui peraltro risposero solo
                       Rapine, furti,                               150 degli otre 3.000 napoletani chiamati a presentarsi

                                                                    ai centri di raccolta, portarono alla sollevazione popolare
               uccisioni, distruzioni                               che esplose violenta nelle giornate del 27, 28, 29 e 30
                                                                    settembre e che contribuì alla ritirata dei tedeschi e al-
                                                                    l’occupazione della città da parte delle forze Alleate il
                e saccheggi furono                                  1° ottobre successivo. In questo difficile clima, l’Arma,

                                                                    insieme alla Regia Questura e alla Regia Guardia di
               all’ordine del giorno                                Finanza, provvide al meglio al mantenimento dell’ordine
                                                                    pubblico. Si verificarono sì alcuni sbandamenti ma, in
                                                                    generale, in queste dure giornate, in cui la fecero da
                                                                    protagonisti il patriottismo di Napoli e il coraggio del
                                                                    suo popolo, i carabinieri si prodigarono con ogni mezzo
            proprio non si poté fare a meno di ottemperare all’ordine,  per la cacciata del tedesco. Distribuirono le armi, com-
            i carabinieri di scorta ai camion tedeschi trovarono il  batterono, sopperirono all’interruzione dei collegamenti
            modo di rendere allegri con qualche bicchiere di vino i  telefonici e radiofonici mediante militari con funzioni
            conducenti,  convincedoli  a  gettare  in  mare  le  armi  di  porta-ordini  a  piedi,  in  biciletta,  in  motocicletta;
            raccolte. Così, nel tratto del lungomare, specie a Mer-  istituirono  posti  di  primo  soccorso;  rastrellarono  i
            gellina, furono scaricati in acqua, a pochi metri di pro-  nemici dalle case, dai vicoli, da ogni nascondiglio; coa-
            fondità,  moltissimi  fucili.  Nottetempo,  nonostante  il  diuvarono gli Alleati nella loro avanzata; indirizzarono
            coprifuoco, i carabinieri, fingendo di svolgere regolare  molti militari sbandati verso rifugi sicuri nei dintorni
            servizio di pattuglia, recuperavano le armi e le nascon-  di Napoli; avvisarono gli elementi compromessi di stare
            devano ovunque. A nulla servirono il timore di essere   nascosti, aiutarono i prigionieri alleati a rientrare nelle
            catturati e delle rappresaglie e le minacce, estese anche  proprie  linee.  I  patrioti  napoletani  trovarono  sempre
            ai propri cari, di essere fucilati. I carabinieri non desi-  nei carabinieri aiuto, protezione, guida. Vi fu addirittura
            stettero mai dalla loro attività clandestina.           chi, come il Capitano Antonio Penna, già in congedo,
            Per tutto il periodo dell’occupazione, la popolazione fu  indossò nuovamente l’uniforme per mettersi a capo di
            vessata nelle maniere più crudeli. Rapine, furti, uccisioni,  squadre di insorti. La presenza dei carabinieri in molti



            58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII
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