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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI
IN QUESTA FOTO, E IN QUELLA
DI APERTURA DELL’ARTICOLO, SCENE DEL FILM
“LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI”, DI NANNI LOY (1962)
QUARTIERE MERCATO
casi evitò saccheggi di depositi e magazzini che avrebbero Lo stesso 27, il Maresciallo Giuseppe Pollicita, comandante
aggravato ulteriormente le precarie condizioni della della Stazione di Napoli Borgoloreto, alla testa dei suoi
popolazione, scongiurò requisizioni di bestiame e mezzi carabinieri e di un gruppo di patrioti, recuperò, riunendole
ai privati, rese inefficienti le misure disposte nell’interesse in caserma, numerose armi e munizioni, precedentemente
delle truppe occupanti o impedì la distruzione di im- abbandonate nello stabilimento della “Navalmeccanica”
portanti opere pubbliche. e le distribuì agli insorti. Così armati, napoletani e cara-
E’ a partire dal 26 settembre che si andò sempre più binieri parteciparono all’attacco di Piazza Garibaldi,
saldando il fronte comune eretto da patrioti e carabinieri occupata dai tedeschi, dando prova, per tre giorni con-
contro l’oppressore teutonico. Il 27 settembre, domenica, secutivi, di coraggio e di valore. La sera del 28, al corso
sotto una pioggia intermittente, gruppi di volontari Garibaldi, i militari affrontarono e obbligarono alla resa
andarono formandosi in ogni rione, al Vomero, ai Tri- alcuni militari tedeschi che, a bordo di un automezzo, si
bunali, al Duomo, in via Forcella, al Corso Umberto, a trasferivano dalla zona portuale a Piazza Garibaldi, spa-
San Giovanniello, in via Medina, a Fuorigrotta. Ovunque rando all’impazzata continue raffiche di mitragliatrice.
essi trovarono nelle stazioni carabinieri le fonti per Il mezzo era carico di viveri, asportati da un magazzino
l’approvvigionamento di armi e munizioni. napoletano, che furono distribuiti alla popolazione.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII 59