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PAGINE DI STORIA
“Giacomo Acqua”; a partire da quella data rimasero MAPPA REALIZZATA MEDIANTE SOVRAPPOSIZIONE DELLA
ubicati all’interno della “Podgora bassa” il Reparto “NUOVA TOPOGRAFIA DI ROMA” DI GIOVANNI BATTISTA NOLLI
Comando e il Nucleo Radiomobile. Conseguente-
mente la “Podgora alta”, resasi disponibile, il 2 mag- (1692-1756) E DELLA “FORMA URBIS ROMAE” DI RODOLFO
gio 1995 fu destinata ad accogliere il Comando della LANCIANI (1845-1929). IN AZZURRO È EVIDENZIATA LA
2^ Divisione Carabinieri “Podgora”, sino allora al-
loggiato in via XXIV Maggio. POSIZIONE DELLA CASERMA “PODGORA” (NOTARE IL CORPO
Nell’anno 1996 la “Podgora Alta” fu oggetto di lavori ORIGINARIO POGGIATO ALLE MURA AURELIANE)
di ristrutturazione e di adattamento degli uffici la-
sciati liberi dall’Ufficio Logistico regionale e dell’am-
biente reso disponibile con il trasferimento della
Centrale Operativa che, in data 3 maggio 1996, al ter-
mine di specifici lavori di costruzione, si trasferì
presso la caserma “G. Frignani” (San Lorenzo in Lu-
cina) sede del Comando Provinciale di Roma, alle cui
dipendenze era transitata (dalla Regione Lazio) il 4
gennaio 1993.
Il 21 gennaio 2002 fu costituito e alloggiato presso la
“Podgora Alta”, in appositi locali messi a disposizione
dal Comando Interregionale “Podgora”, anche il Rag-
gruppamento Tecnico Logistico Amministrativo (Rgpt.
TLA) di Roma, poi soppresso nel dicembre 2007.
ASPETTI ARCHITETTONICI PROSPETTO E PIANTA DEL CONSERVATORIO PIO AL GIANICOLO
Secondo il progetto originario del Vanvitelli l’edificio E CASE ANNESSE, ELABORATI DALL'ARCHITETTO ANTONIO
della manifattura del tabacco e della produzione di SARTI NELL'ANNO 1845
acquavite si sviluppò in un unico corpo rettangolare
in stile tardobarocco, rimasto immutato nel tempo, su riadattamento e di ampliamento dell’immobile, tanto
tre livelli: terra, primo e secondo, più un seminterrato. nel nucleo principale quanto nelle pertinenze, a partire
Le fondamenta furono gettate in uno scavo di dodici dal 1775 quando vi fu stabilito il Conservatorio Pio;
metri a cavallo delle sottostanti mura aureliane, che poi tra il 1820 e il 1824 l’Istituto fece realizzare ai lati
probabilmente furono livellate per l’esigenza e che del fabbricato, nella parte sterrata retrostante, due ali
fungono in tal modo da base di sostegno, tuttora vi- rettangolari in stile analogo adibite ad alloggi, con-
sibili negli scantinati. giunte da un braccio di fabbrica con apertura a for-
Vi furono ricavati gli ambienti per gli uffici e per gli nice affacciata sui campi.
alloggiamenti delle macine e degli altri macchinari oc-
correnti alle lavorazioni. Il vasto appezzamento an-
nesso alla proprietà e adibito a coltivazioni, come si
evince dalle mappe dell’epoca e successive, aveva
un’estensione ben più grande dello stabile stesso e nel
tempo fu ampliato sino ad arrivare all’odierna Via
Corsini in prossimità della Porta Settimiana.
In seguito e in varie riprese vennero eseguiti lavori di
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI 71