Page 27 - Notiziario 4-2016
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PAGINE DI STORIA

trale. Fu così che nella primavera del 1860 si dette ini-
zio alla realizzazione di un sistema di ben quattro for-
tificazioni a ridosso del Po in territorio di Borgoforte,
distanti tra loro circa 1300 metri.
Sulla riva destra del fiume fu realizzato il cosiddetto
Forte di Motteggiana (detto Forte Noyeau) posto ad
immediata difesa del ponte militare, mentre sulla riva
sinistra furono previsti il Forte Centrale o Magnaguti,
ancora oggi visibile all’esterno, che intercettava la
strada in direzione di Mantova, fiancheggiato dai due
forti minori Rocchetta e Boccadiganda, posti rispet-
tivamente a valle ed a monte dell’argine di sinistra,
entrambi oggi completamente scomparsi.

         VEDUTA GENERALE DELLA DOPPIA TESTA DI PONTE                 PIANTA AUSTRIACA DEL FORTE DI MOTTEGGIANA
                         SUL PO PRESSO BORGOFORTE.
                                                           All’esterno del fronte di gola si trovava la piazza
             CARTA DELL’ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE       d’armi, munita di linee trincerate laterali atte a battere
                                                           d’infilata l’argine ed il fiume, mentre internamente si
Il Forte di Motteggiana, costruito tra il 1860 ed il       trovavano cinque casamatte: una adibita a caserma a
1861, costituiva propriamente la testa di ponte sulla      forma di T, e quattro adibite a deposito di polvere da
riva destra del Po. Situato a circa 150 metri dal fiume,   sparo. Lo sviluppo totale della fronte e sui fianchi, era
dominava la campagna di quasi 9 metri.                     di quasi 270 metri e il muro di gola era lungo un 200
Era a forma di lunetta con i salienti smussati e si svi-   metri, alto 8,90 e con uno spessore di 1,25 metri.
luppava su un impianto poligonale a base pentago-          Il forte era circondato da un fossato pieno d'acqua,
nale, caratterizzato da un fronte di gola leggermente      con muro staccato alla “Carnot” (dal nome del suo
rientrante a tracciato tanagliato, con due portali d’in-   ideatore, il geniere francese Nicolàs Carnot) ad archi
gresso inseriti simmetricamente ai lati del tamburo.       di tre feritoie ciascuno dove potevano alloggiare i fu-
                                                           cilieri per la difesa ravvicinata, difeso da due capo-
                                                           niere di artiglieria.
                                                           L’imponente struttura era stata concepita per garan-
                                                           tire una autonomia di almeno un mese alle truppe ivi
                                                           stanziate: all’interno, infatti, era stato edificato un
                                                           fabbricato in muratura ricoperto di terra, destinato a
                                                           panificio. Così strutturato questo forte poteva ospi-
                                                           tare 32 pezzi di artiglieria (prevalentemente cannoni
                                                           ed obici) ed un presidio di 480 uomini. Era munito,
                                                           inoltre, (come anche gli altri tre della zona) di tele-
                                                           grafo a segnali per i rispettivi collegamenti. Del Forte
                                                           di Motteggiana rimane oggi parte del ridotto adattato

                                                           NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI 27
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