Page 26 - Notiziario 4-2016
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PAGINE DI STORIA
L’effettiva validità e potenzialità del dispositivo di La costruzione della
piazzeforti collegate alle linee fluviali dell’Adige e doppia testa di ponte
Mincio-Po furono sperimentate e confermate durante
le campagne di guerra del 1848-49 (I Guerra d’Indi- sul Po era stata
pendenza) e definitivamente impostate come energico realizzata dagli
sistema difensivo del Lombardo-Veneto: il famoso ingegneri austriaci
“Quadrilatero”. Mantova in particolare, unita a Pe- tra il 1859 e il 1861
schiera dal fiume Mincio, posta in posizione avan-
zata, costituiva perno di manovra dell’Armata, e sati sul fronte bastionato e su quello poligonale. Sem-
seguendo la primitiva linea di difesa fluviale generata pre in seguito agli esiti della seconda guerra d’indi-
dal lago di Garda ed estesa sino a Borgoforte, sulla pendenza, con l’annessione al Piemonte dei ducati di
riva del Po, rappresentava un valido sistema difen- Parma e di Modena e degli stati pontifici della Ro-
sivo in grado di controllare agevolmente il lato occi- magna, per l’Austria divenne assolutamente necessa-
dentale del Quadrilatero. rio e urgente, poter assicurare la propria presenza
Un impianto difensivo che all’indomani del trattato anche nei territori sulla sponda destra del Po. Diven-
di Zurigo (10 novembre 1859), che poneva termine tava molto opportuna, quindi, una testa di ponte for-
alla II Guerra d’Indipendenza, con la ridefinizione dei tificata a fini offensivi, adatta cioè a proteggere la
confini e la divisione del territorio mantovano, di- raccolta di forze mobili pronte ad attaccare e a rom-
venne però un vero e proprio presidio di frontiera. pere lo schieramento italiano nel suo punto di salda-
Con il trattato l’Austria fu costretta a cedere la Lom- tura fra il Mincio e il Po. Fu in questo contesto che
bardia, con l’esclusione delle fortezze di Mantova e s’inserì la costruzione avvenuta tra il 1859 e il 1861
Peschiera, il nuovo confine fu posto proprio lungo il della doppia testa di ponte realizzata dagli ingegneri
Mincio, da nord fino alle Grazie per giungere a Scor- asburgici sul Po presso Borgoforte per proteggere il
zarolo e da qui lungo il corso del Po fino a Luzzara, territorio mantovano da una possibile invasione
secondo una linea pressochè verticale che includeva dell’esercito sabaudo dall’Emilia.
sotto la dominazione austriaca tre quinti della pro- Località costantemente alla ribalta della storia mili-
vincia (distretti di Mantova, Revere, Suzzara, Gon- tare, caratterizzata dalla presenza di un forte restrin-
zaga, Sermide ed Ostiglia). gimento del fiume (circa 300 metri) e da insenature
Fu tra il 1859 e 1866 che si collocarono i più signi- adatte al ricovero e alla sosta delle imbarcazioni, Bor-
ficativi interventi attuati dal Genio militare austriaco goforte presentava caratteristiche ideali per la realiz-
per l’ulteriore potenziamento ed ampliamento della zazione di un passaggio protetto e avamposto
piazzaforte mantovana, interventi conformi ai det- fortificato. La realizzazione di un tale passaggio
tami riguardanti le fortezze a forti distaccati, carat- avrebbe garantito all’Austria un rafforzamento della
terizzati da una tipologia innovativa definita sistema linea difensiva del Mincio e, in particolare, uno sbar-
prussiano o della scuola tedesca. La tendenza alla ramento della linea del Po, oltre ad un sicuro varco
realizzazione di forti distaccati, divenne una vera e per eventuali operazioni offensive contro l’Italia cen-
propria esigenza costruttiva a partire dalla seconda
metà del secolo XIX. La misura di tali cambiamenti
fu ancora la tecnologia bellica. Infatti l’aumentata
precisione delle artiglierie a canna rigata, mise defi-
nitivamente in crisi i tradizionali sistemi difensivi ba-
26 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI