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PAGINE DI STORIA
proseguì il giorno se- e inseguirono in direzione
guente, quando un di- di Jelsi (CB). Soprag-
staccamento di carabi- giunsero alcuni carabi-
nieri e fanti abbatté nieri che presero parte
altri 2 uomini di Ca- al combattimento e
ruso. uno di essi, Gio-
Purtroppo la poli- vanni Tascio, venne
tica del pugno di segnalato per il co-
ferro, in cui non raggioso compor-
trovarono posto tamento. In se-
interventi per mi- guito il Caruso fu
tigare le condi- arrestato il 7 di-
zioni di miseria cembre e il 12 pas-
del territorio, non sato per le armi.
sortì effetti, e dopo Per il 1863 l’Arma
ogni fucilazione si segnalava che in
ripetevano razzie e Molise 37 briganti
incursioni dei bri- erano stati uccisi, 24
ganti, anche con at- fucilati, 28 arrestati,
tacchi a carrozze po- mentre se ne erano
stali. Intorno alle 22 costituiti 63. Erano
del 27 maggio, per purtroppo Caduti 22
esempio, ne fu assalita militari e 24 civili.
una in contrada Forno, nei Mentre la situazione non
pressi di Isernia. Questa evidenziava di volersi in-
volta 8 carabinieri della Sta- camminare verso un epilogo
zione del capoluogo giunsero il capitano giuseppe rota rossi accettabile per lo Stato, conti-
sul posto poco dopo che la rapina nuavano i rastrellamenti, spesso
si era esaurita, riuscendo ad intercet- infruttuosi. Finalmente il 7 luglio ne
tare e catturare parte dei fuggitivi. fu eseguito uno sulle montagne che cir-
La reazione dello Stato si fece sempre più condavano Venafro, condotto da una trentina
pressante, con uno spiegamento di forze del Regio di fanti della 10^ compagnia del 59° fanteria della
Esercito impressionante, le carceri di Campobasso e Brigata Calabria, guidati dai Carabinieri Francesco
Isernia rigurgitavano di arrestati a seguito dei continui Leonardo e Giuseppe Barile. Dopo alcune ore di mar-
rastrellamenti, tuttavia i briganti continuavano a creare cia, transitando nel territorio di Mignano Monte
disordine e allarme. Nella fascia di confine fra le pro- Lungo (CE), sul Monte Cesino, notarono dei pastori
vincie di Campobasso e Isernia, nei boschi di Cerce- che tentavano di far fuggire un giovane. Il carabiniere
maggiore (CB), fanti del 45° e cavalleggeri di Lodi in- Barile scattò all’inseguimento insieme ad alcuni soldati,
tercettarono un grosso contingente della banda Caruso, e alla fine abbatterono il fuggiasco, riconosciuto nel
lo attaccarono uccidendo 1 malfattore e ferendone 2, sanguinario latitante Loreto Fuoco di S. Pietro Infine
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X 39