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PAGINE DI STORIA
allora a capo della struttura preposta al contrasto del nocchiaro Aprile meritano di essere citati il suo vice,
banditismo in Sicilia, nella relazione del 26 aprile 1947 Antonino Varvaro, filocomunista, e Antonio Canepa le-
la definì “più feroce ed agguerrita” di quella di Giuliano. gato ai servizi segreti britannici e creatore del primo
Del resto, oltre ai crimini commessi, si rese responsabile embrione dell’E.V.I.S., capace di costituire i primi campi
di due specifici attacchi contro l’Arma: a monte Apa, di addestramento clandestini nella Sicilia orientale, col
ove furono uccisi 3 militari, e a Feudo Nobile, ove ne proposito di dare avvio ad una guerriglia anti-governa-
furono trucidati 8 dopo averli catturati e tenuti prigio- tiva. Il Canepa – grazie alla disponibilità di materiale
nieri per più giorni. Partecipò, inoltre, agli scontri di militare abbandonato dagli eserciti che s’erano affrontati
Monte San Mauro, fra Caltagirone e Niscemi, in cui nel luglio-agosto 1943 in Sicilia – riuscì a distribuire
l’Esercito Italiano ebbe finalmente ragione di quello che armi e divise kaky con le insegne della Sicilia, armi e vi-
era denominato pomposamente “esercito separatista”, veri, ma perse la vita in uno scontro a fuoco coi carabi-
guidato da tale Concetto Gallo. nieri il 17 giugno 1945, nei pressi di Randazzo in pro-
Il separatismo siciliano merita in effetti un piccolo ap- vincia di Catania. Come avverrà con Giuliano, anche il
profondimento, in quanto aveva cospicue radici storiche. decesso di Canepa ebbe diverse ricostruzioni. Una ver-
Anche nel periodo del Regno delle Due Sicilie vi furono sione sostiene che 3 carabinieri, impegnati in un posto
forti spinte per staccarsi da Napoli, culminate con l’in- di controllo, all’arrivo dell’automezzo ove erano presenti
surrezione del 1847 soffocata in seguito all’assedio e ai 6 elementi dell’E.V.I.S., vi avrebbero lanciato una bomba
bombardamenti di Messina del settembre 1848, cui fe- a mano appena fatti segno da colpi d’arma da fuoco. Se-
cero seguito violenze e saccheggi da parte delle truppe condo un’altra la bomba sarebbe stata in mano del Ca-
borboniche, e all’occupazione militare di Palermo il 15 nepa, pronto a lanciarla, e fu centrata dal fuoco dei ca-
maggio 1849. Questo con buona pace dei pseudo storici rabinieri, esplodendo e causando ferite mortali a lui e
che invadono oggi il web con tesi fantasiose circa la ad altri 2 separatisti. Non mancano comunque versioni
grandezza del Regno delle Due Sicilie e la magnanimità più fantasiose, che addebitano la morte all’intervento di
di re Ferdinando II, il noto “Re Bomba”. altro gruppo di fuoco separatista antagonista, o ad ap-
Nel secondo dopoguerra il movimento sorse spontanea- partenenti al Partito Comunista. Ad ogni modo Cane-
mente in più località, ma già dopo l’entrata degli statu- pa e due complici morirono.
nitensi a Palermo, nell’agosto 1943, erano comparsi ma- La costituzione del sodalizio criminale niscemese viene
nifesti inneggianti all’indipendenza, recanti la sigla C.I.S. convenzionalmente fatta risalire al gennaio 1945, mentre
(Comitato per l’Indipendenza della Sicilia) che presto la sua fine è fissata nel 19 febbraio 1947, quando in lo-
lasciò il posto al Movimento per l’Indipendenza della calità Russa di Caltagirone vennero uccisi in un conflitto
Sicilia (M.I.S.), guidato dall’ideologo Andrea Finoc- a fuoco gli ultimi tre elementi di spicco.
chiaro Aprile. Antifascista, massone, già deputato e sot- La Banda dei Niscemesi si rinsaldò e iniziò ad operare in
tosegretario al Ministero della Guerra e del Tesoro, du- un territorio in gravissima crisi economica. Atteso che
rante il ventennio del regime instaurato da Mussolini gli sbarchi alleati del luglio 1943 erano avvenuti anche
dopo la Marcia su Roma, s’era ritirato dalla politica la- sul litorale di Gela, il nisseno presentava ingenti distru-
vorando come avvocato. Il movimento riunì circa zioni dovute ai feroci bombardamenti, che si sommavano
500.000 aderenti, assai di più di quanto riunisse l’allora alle disastrate condizioni economiche dell’Isola, su cui
fortissima Democrazia Cristiana in Sicilia, ottenne anche era gravata più che sul resto del territorio nazionale l’of-
dei seggi nel Parlamento regionale, e ai suoi albori fu fesa alleata per i tre anni di guerra. L’estrazione dello
guardato in parte con favore dagli alleati. Accanto a Fi- zolfo, che aveva rappresentato una delle voci principali
18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO X