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PAGINE DI STORIA
riuscì a scoprire elementi per in- popolazione ai malviventi, do-
dividuare ove i colleghi fossero vuta a paura e, talvolta, anche
trattenuti, e dovette fuggire a convinto sostegno.
quando seppe dell’imminente La fine per i carabinieri se-
arrivo di due latitanti di Li- questrati giunse il 28 gen-
cata, centro ove in passato naio 1946. Legati a coppie
aveva operato ed era cono- con le loro manette, furono
sciuto. Di questa operazione condotti a piedi all’ex-
“sotto copertura” riferì detta- feudo Rigiulfo, in territorio
gliatamente il Colonnello di Mazzarino. Vi erano de-
Luca, oltre all’interessato, che gli scavi di assaggio, eseguiti
la descrisse nel suo libro “Il per trovare vene di zolfo, e
carabiniere e il bandito”. vicino ad uno di questi, pro-
Gli 8 carabinieri di Feudo No- fondo 15 metri e largo 3, verso
bile furono trattenuti per 18 la mezzanotte, furono fatti spo-
giorni, quindi furono passati per gliare e inginocchiare gli 8, suc-
le armi. Probabilmente non era que- cessivamente uccisi uno alla volta.
sta l’intenzione iniziale dei banditi, Il Brigadiere Vincenzo Amenduni
ma lo scorrere del tempo e la pressione IL BRIGADIERE morì con le foto dei figli fra le mani,
VINCENZO AMENDUNI
delle forze preposte a contrastare il bandi- con lui vennero uccisi i carabinieri Fio-
tismo dovevano aver fatto loro perdere la testa. rentino Bonfiglio, Mario Boscone, Emanuele
Sembra sia finita nel nulla anche una trattativa segreta Greco, Giovanni La Brocca, Vittorio Levico, Pietro
per ottenerne la liberazione e si era anche pensato di re- Lorìa e Mario Spampinato. Erano tutti fra i 20 e i 31
stituire la libertà a Concetto Gallo, ritenendolo l’unico anni. I cadaveri furono gettati nella fossa, richiusa con
in grado di trattare coi Niscemesi. grosse pietre.
Le ricerche furono condotte anche con personale del- Al solito esiste un’altra versione: i carabinieri avrebbero
l’Esercito, in particolare di un battaglione Aosta che riu- avuto promessa la libertà, a condizione si fossero calati
niva fanti e carabinieri, e di reparti del 45° reggimento nella fossa attendendo l’allontanamento dei banditi. In-
della divisione Sabauda, che allineava anche alcuni carri vece una volta raccoltisi nel fondo dello scavo furono
leggeri. Dal 10 al 13 gennaio l’area di Niscemi fu cir- trucidati. Ebbero tutti, in seguito, la Medaglia d’Oro al
condata e rastrellata, si ebbero anche scontri a fuoco Valore dell’Arma dei Carabinieri.
come quello in cui, alle 19 del 12, in contrada Stizza, fu I banditi erano anche in condizione di prendere l’ini-
assalita una pattuglia di fanti e ferito a morte il coman- ziativa, come fecero il 29 gennaio quando assalirono una
dante, Sottotenente Enrico Piotti. pattuglia dell’Arma della Stazione di Mazzarino ferendo
Il 14 fu avviata una nuova operazione da parte dell’Eser- il Carabiniere Antonio Callari; fecero seguito nei due
cito, e oltre a piccoli scontri quotidiani, la mattina del giorni successivi un ulteriore combattimento a Mazza-
17, nei pressi di Caltanissetta, ebbe a registrarsi un vio- rino e, più tardi, un conflitto a fuoco a San Cono, in cui
lento conflitto a fuoco fra una pattuglia di 8 fanti e una i banditi catturarono il carabiniere Salvatore Gallieri,
dozzina di banditi. I risultati rimasero comunque in- ferito seriamente. Stavolta non lo uccisero, affidandolo
soddisfacenti, anche per il sostanziale appoggio della per le cure a dei contadini, e allontanandosi furono nuo-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO X 23