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CARABINIERI DA RICORDARE





            giunsero il cancello di Villa Rova dove videro le due   L’appuntato, che era stato ferito in maniera meno grave
            biciclette incustodite, di cui una da donna. L’Appuntato  del collega, si preoccupò immediatamente di chiedere
            Caruso notò un varco in una delle siepi dinanzi la villa  aiuto “tra le urla strazianti di dolore di Giustino che im-
            e subito accortosi della presenza di un individuo che   plorava aiuto”. Dalla piazza del paese giunsero sul luogo
            era riuscito ad introdursi in uno stretto passaggio, lo  dell’accaduto tre civili, successivamente identificati in
            inseguì.  L’altro  sospetto  fu  avvistato  da  lì  a  poco  da  Giuseppe Terribile, Adolfo Bedin e Alfredo Zerin che
            Giustino  che  riuscì  a  raggiungerlo  ed  afferrarlo.  Ne  insieme all’appuntato riuscirono a trasportare a braccio
            seguì una colluttazione, Vincenzo riuscì ad atterrare il  il Carabiniere Giustino fin nella piazza più vicina. Il
            soggetto, il quale, vistosi senza scampo, impugnò una   gruppetto di soccorritori fermò un autocarro che per
            rivoltella ed esplose quattro colpi a bruciapelo contro il  caso transitava a quell’ora e così lo trasportarono al-
            carabiniere  ferendolo  gravemente  all’addome.  I  colpi  l’ospedale di Dolo. Lì fu subito ricoverato e dichiarato
            d’arma da fuoco e ancor più le urla strazianti di Giustino,  in pericolo di vita “per ferite d’arma da fuoco in cavità
            richiamarono  l’attenzione  dell’Appuntato  Caruso,  il  addominale”. Nonostante le cure dei medici, che per-
            quale  desistette  dall’inseguimento  dello  sconosciuto,  misero a Vincenzo Giustino di superare la notte, egli
            che intanto si era dato alla fuga, e accorse in aiuto del  non scampò alla morte. Il suo decesso venne dichiarato
            collega.  Una volta raggiunto, anche l’appuntato venne  il giorno successivo alle ore 16.30 del pomeriggio mentre
            colpito all’addome da due colpi di rivoltella esplosi dallo  per  Caruso  bastarono  dodici  giorni  di  prognosi.  Sul
            stesso criminale. Caruso ebbe la forza di puntare il mo-  luogo del delitto accorsero da lì a poco i colleghi della
            schetto contro il fuggiasco e di sparare due colpi contro  Stazione di Stra con in testa il comandante Antonino
            il malfattore che però non andarono a segno considerato  Visalli che in una successiva relazione in sede proces-
            che il delinquente si era già dileguato nell’oscurità.   suale dirà: “una volta giunto riconobbi subito quella bici-





              IL FERETRO DEL CARABINIERE GIUSTINO SCORTATO DAI CARABINIERI E DA UNA MOLTITUDINE DI PERSONE
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