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CRONACHE DI IERI
L’uomo non apre
nalmente liberata del marito col quale non è mai andata
d’accordo. Il marito, poco dopo la partenza della signora,
venne da noi e ci disse che le aveva dato sessantamila lire bocca, ma
e che aveva sentito un tremolio per tutta la vita. Quando
tornò Maria Gazzaneo invece disse che la signora, nel i Carabinieri
darle la moneta per fare il biglietto, aveva tirato fuori
tutta la moneta che possedeva e che se qualcuno l’aveva
vista, avrebbe potuto appostarla ed ucciderla e aggiunse si convincono che
che aveva avuto dal marito centomila lire.
Perfettamente coincidente con la versione di Antonio sa molto sulla
De Cicco. Ora a destare molti sospetti è la contraddizione
tra la dichiarazione di Giuseppe De Cicco che avrebbe
dato alla moglie 60.000 lire e quella di Maria Gazzaneo scomparsa di
che dice di aver saputo da Caterina che la somma avuta
dal marito ammontava a 100.000 lire. Caterina Mirabelli
Interrogato, Giuseppe De Cicco non spiega del tutto
questa circostanza, ma affossa definitivamente il suo com-
pare Biase: - Nel febbraio scorso, siccome mia moglie voleva Giuseppe non risponde, ma comincia a raccontare alcune
a qualunque costo andarsene in America, ne parlai a com- cose in modo slegato:
pare Biase il quale disse che occorrevano dalle centosettan- - Portava una valigetta che conteneva circa due chili di
tacinquemila alle duecentomila lire e siccome non avevo salame, due piccole forme di formaggio, una frittata e un
che centomila lire, oltre a qualcosa che aveva mia moglie, po’ di pane… aveva un soprabito nero, un vestito colorato
lui promise di anticipare sessantamila lire, che in seguito ed aveva un anello al dito… aveva duecentosessantamila
mi portò e io gli promisi, nel caso non fossi riuscito a resti- lire… ero in lite con mia moglie… ma non perché convivo
tuirgli la somma, di cedergli una vitella e due capre. Il 17, in casa con Maria, no, perché mi assentavo da casa… solo
giusti gli accordi presi con compare Biase, mia moglie partì per questo… io glielo dissi a mio fratello che se le capitava
per Rotonda. La mattina successiva Biase venne a Cassano qualche disgrazia io non ne avevo colpa… e compare Biase
e io, tutto preoccupato, gli chiesi: “Compare, che è successo?”. l’aspettava a Rotonda…
Biase mi rispose di stare tranquillo perché mia moglie era Il Maresciallo Nicoletti capisce che è lui l’anello debole
partita per Napoli accompagnata da una donna e da un su cui fare leva e azzarda, posandogli amichevolmente
uomo e che era in buone mani e rilevò la vitella e le capre. una mano sulla spalla.
- Dove pensate che sia vostra moglie? - Giuseppe, cerca di convincere Biase a confessare dicen-
- Ho sentito dalla voce pubblica che è stata ammazzata dogli che l’omicidio te lo accolli solo tu, ma per fare questo
vicino a Castelluccio e il 24 aprile sono andato lì per in- ti deve raccontare tutti i particolari dell’omicidio e dove
formarmi da Biase ma non l’ho trovato… ha seppellito il cadavere e gli oggetti, in modo che, confes-
- Certo, l’abbiamo arrestato e lo sapevate perché siete sando il delitto, puoi fornire particolari precisi…
nella stessa camera di sicurezza! De Cicco, non raccontate L’uomo, sorprendentemente, accetta subito tra le lacrime,
fesserie! Ma perché non mi avete chiamato per denun- poi viene riportato in cella ed a mezzogiorno del 28
ziare il sospetto che vi assaliva? aprile 1947 chiede di parlare col Maresciallo.
- Perché nella camera di sicurezza compare Biase mi ha - Mi ha detto che, partendo dalla stazione di Rotonda,
raccomandato di non parlare e negare tutto come sta facendo hanno percorso la rotabile e poi basta… ha aggiunto che è
lui… “Non parlare altrimenti andiamo in galera entrambi. meglio che il cadavere non si trovi così abbiamo una pena
Uno come autore e l’altro come complice”, ha detto… minore, caso contrario la pena è maggiore…
- Quindi l’avete ammazzata in accordo… - E tu che hai fatto? Glielo hai detto che l’omicidio te lo
42 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX