Page 36 - Notiziario Storico 2024-5
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PAGINE DI STORIA





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            naturalmente, in assai minor tempo di quanto è occorso Ruzzarin non fiaccò
            Tutte queste scene si svolsero con rapidità fulminea e,


            per esporle. Il Carabiniere Zanzi, appena lasciato stare
            dai contrabbandieri, si levò in piedi, mentre dall’alto,     affatto l’impegno
            lungo  la  linea  di  confine  echeggiavano  altri  colpi  di
            fucile sparati dai bravi Soldati della Milizia Territoriale.  dei Carabinieri Reali
            Uno dei soldati, quello che si trovava al punto più pros-
            simo, raggiunse così lo Zanzi, e questi con vera ansia,      di Arcisate, i quali
            fattosi riconoscere, si fece consegnare il fucile, slancian-
            dosi verso il fiume. Scese quanto più gli era possibile in
            mezzo alla boscaglia, allorché giunse in prossimità del      avrebbero svolto
            povero compagno di pattuglia, steso oramai inerme a
            terra.  Presso  il  Carabiniere  Ruzzarin  era  però  chino  un’efficace azione
            uno  dei  contrabbandieri,  molto  probabilmente  allo
            scopo di riconoscerlo (considerando che il carabiniere
            era in borghese) o almeno di constatare se era ancora         operativa anche
            in vita. Il contrabbandiere, notando il sopraggiungere
            dello Zanzi si diede prontamente alla fuga, approfit-                nell’ambito
            tando del vicino torrente, cacciandosi così nell’acqua,
            per guadagnare la riva opposta. Il Carabiniere Zanzi
            alzò, quindi, il fucile, prese la mira e sparò! Vide il con-       della lotta al
            trabbandiere cadere, e poi rialzarsi lentamente per pro-
            seguire. Sparò, perciò, un secondo colpo, ma si accorse       contrabbando di
            che l’arma era scarica. Dopo aver lanciato una impre-
            cazione – così come narra la corrispondenza pubblicata         guerra, tanto da
            da “Il Finanziere” – chiamò il soldato, e si fece dare un
            altro  caricatore.  Intanto  il  fuggitivo,  raggiunta  l’altra
            sponda, si era dato alla fuga nei boschi, coperto dalla    addivenire, appena
            fitta vegetazione. Tornato sui passi della criminale co-
            rinvennero ben 12 bricolle che i contrabbandieri avevano qualche giorno dopo
            mitiva, il Carabiniere Zanzi e il soldato della territoriale


            abbandonato  e  che  ovviamente  furono  sequestrate.
            Ognuna, di esse conteneva ben 1.500 sigari toscani, ma    la morte del proprio
            di fabbricazione Svizzera, per un totale, quindi, di 18.000
            sigari. I funerali della povera vittima del dovere si ten-     commmilitone,
            nero di lì a qualche giorno a Ligurno, una frazione del
            Comune di Cantello e furono ovviamente solenni. Ad
            essi partecipò anche l’intera Brigata della Regia Guardia      ad una brillante
            di Finanza di Clivio, con in testa il Maresciallo Antonio
            Baldini. Dopo le esequie, la salma fu tumulata presso lo            operazione
            stesso Cimitero di Cantello. Sin dalle prime ore del-



            36 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX
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