Page 35 - Notiziario Storico 2024-5
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PAGINE DI STORIA













            bosco. Improvvisamente, i militari dell’Arma udirono    contro di loro una lotta feroce e violenta, iniziata con
            dei rumori sospetti a non molta distanza da loro. Più   una dura colluttazione corpo a corpo, rotolandosi per-
            che il tintinnio dei campanelli, che molte volte veniva  sino sul suolo bagnato. Ma il numero dei delinquenti
            prodotto anche dal vento, dal passaggio di qualche be-  era davvero soverchiante e i due carabinieri dovevano
            stia, o da altre cause, li colpì il rumore di corpi pesanti  forzatamente rimanere travolti. Ad un certo punto, il
            che cadevano dall’alto. I tonfi si succedevano rapida-   Carabiniere  Ruzzarin  si  spostò,  inseguendo  il  primo
            mente e non lasciavano alcun dubbio: si trattava proprio  contrabbandiere,  il  quale  riuscì  purtroppo  a  privarlo
            di bricolle che venivano lanciate oltre la rete. A quel  della  rivoltella  d’ordinanza.  Di  lì  a  qualche  secondo,
            punto i due carabinieri decisero di intervenire, precipi-  uno sparo echeggiò tra la foresta ed il povero giovane
            tandosi nella direzione giusta, ovviamente nella speranza  cadde riverso al suolo. Un proiettile ne aveva perforato
            di giungere in tempo onde sorprendere i colpevoli. Il   il cuore ed era uscito dalla scapola, perdendosi nel ter-
            capo della colonna di contrabbandieri, gergalmente de-  reno. Piu in alto, impiegato in una furibonda lotta, si
            finito “portatore”, avanzò di alcuni passi senza accorgersi  trovava, invece, il Carabiniere Zanzi, e anch’esso durante
            dei militari, quando, però, il loro rumore gli fece volgere  la colluttazione fu privato della rivoltella. La lotta, ora-
            il capo, e allora, buttata la propria bricolla, si diede alla  mai impari, si svolse, quindi, a terra, specialmente con
            fuga, verso il torrente. Lo stesso atto lo compì un se-  uno dei contrabbandieri, mentre lo Zanzi gridava per
            condo contrabbandiere, e così anche gli altri. Intanto i  far accorrere i soldati della Milizia Territoriale che in
            Carabinieri erano giunti sul posto, predisponendosi ad  quelle stesse ore stavano pattugliavano il confine. Im-
            affrontare la comitiva di delinquenti, ben dodici. I con-  provvisamente si udì un colpo di rivoltella e allora lo
            trabbandieri, gettate tutte le bricolle a terra, a loro volta  Zanzi fu definitivamente abbandonato dai contrabban-
            si slanciarono sui coraggiosi carabinieri, impegnando   dieri, impegnati a fuggire.


              Il Carabiniere Ruzzarin si spostò, inseguendo


                     il primo contrabbandiere, il quale riuscì


                         purtroppo a privarlo della rivoltella



                     d’ordinanza. Uno sparo echeggiò tra la


                 foresta ed il povero giovane cadde riverso


                  al suolo. Un proiettile ne aveva perforato



                          il cuore ed era uscito dalla scapola







                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX  35
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