Page 26 - Notiziario Storico 2024-5
P. 26
PAGINE DI STORIA
APRICA IN UNA FOTO DEGLI ANNI TRENTA DEL XX SECOLO
tedeschi, si deve escludere che la lunga colonna di fug- estorcendo denaro ai fuggiaschi che dovevano superare
giaschi abbia utilizzato l’attuale valico stradale di fron- il confine. Otto ebrei rimasero comunque in clandestinità
tiera di Piattamala, vicinissimo alla frazione di Madonna all’Aprica, rimanendo in contatto con il Brigadiere Pilat.
di Tirano e alla Basilica, presidiato da Regi Finanzieri, Il loro compito era quello di aiutare altri fuggiaschi –
Reali Carabinieri e militi confinari, questi ultimi appar- fatti confluire attraverso reti clandestine di assistenza –
tenente al corpo delle Camicie Nere (Carla Barni, I fug- ad espatriare verso la Svizzera. Il 26 ottobre 1943 fu
giaschi della verdissima Aprica e Pierangelo Melgara in proprio il sottufficiale, aiutato dal Vice Brigadiere Mas-
Settimanale della Diocesi di Como-Sondrio Storia, 17 no- simo Apollonio, a far scappare quest’ultimo nucleo,
vembre 2001). Per le altre vie di fuga, invece, avevano quando giunse a mezzogiorno sul posto un contingente
bisogno della connivenza delle Fiamme Gialle, dislocati tedesco di SS. Dovevano aver avuto notizie di questa
in casermette oggi in disuso e diroccate, prossime a quei attività e organizzarono un rastrellamento. Gli ebrei ri-
piccoli valichi pedonali raggiungibili percorrendo sentieri cordarono in seguito di essere stati informati da un
spesso impervi. Questi Finanzieri, in più di un caso, si bimbo di 10 anni – probabilmente un nipote dell’Apol-
prestarono ad accompagnarli e guidarli, rischiando an- lonio – loro inviato dai Carabinieri per invitarli a na-
ch’essi, come avevano già fatto i Carabinieri Reali di scondersi o allontanarsi.
Aprica. Altri gruppi meno consistenti, non riuscendo a L’attività del Brigadiere Pilat non si limitò al sostegno
trovar posto sulla corriera e non essendo sicuro tentare agli ebrei. Già il 9 settembre aiutò due piloti italiani, at-
un terzo viaggio, mossero a piedi per boschi e sentieri, terrati nella giurisdizione, a fuggire in Svizzera, nascon-
aiutati anche da un altro religioso, don Cirillo Vitalini. dendo in un capannone il velivolo con cui erano giunti
Alcuni civili li notarono, ma nessuno andò a denunciarli. e, quindi, distruggendolo.
Vi furono peraltro anche casi in cui doganieri svizzeri e Nel dicembre 1943 fu dislocato all’Aprica un magazzino
contrabbandieri italiani approfittarono della situazione, della Croce Rossa Italiana, presidiato da un sottufficiale
26 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX