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PAGINE DI STORIA
Gli ebrei dal 1°
agosto, a seguito
di disposizioni della mediatezza. In effetti don Carrozzi – appreso dell’armi-
stizio – si era avvalso dell’aiuto dei Carabinieri Reali
Questura di Sondrio, per informare il 9 sera gli internati e riunirli in Munici-
pio, coi loro bagagli. I fuggiaschi lasciarono a metà la
erano obbligati a cena, quando giunse l’ordine esecutivo di sgombrare
l’area, e il Brigadiere Pilat era al Municipio, ove li salutò
e li vide salire sulla corriera che li avrebbe condotti a
recarsi 3 volte al circa 15 chilometri, a Tirano, e verso la Svizzera. Per
portar via i “circa 200” ebrei la corriera dovette muovere
giorno – alle 9, per la Strada Statale 39 fino al paese di Tresenda, a
fondo valle, e compiere un secondo viaggio, per cui l’al-
larme dato l’11 dal tenente di Tirano appare più uno
alle 14 e infine alle stratagemma per non far sembrare troppo conniventi i
propri dipendenti. Al tempo infatti non sarebbe stato
17.30 – presso la possibile, a piedi, raggiungere celermente il confine, re-
cando al seguito bagagli, vecchi e bambini, muovendo
per boschi e sentieri, discendendo dall’Aprica posta a
caserma dell’Arma, 1181 m., attraversando Villa di Tirano a q. 400 e risa-
lendo verso i valichi del passo del Gallo o della Lughina.
per firmare il registro Inoltre il numero indicato nel messaggio dell’Arma di
“circa 200” teneva volutamente conto dei soli obbligati
delle presenze alla firma, dimenticando i minori non sottoposti all’ob-
bligo, allontanatisi anch’essi. Un modo per non far com-
prendere che l’intera colonia d’internati fosse svanita e
che avesse fruito di protezione da parte delle locali isti-
propri superiori. L’8 settembre le cose precipitarono in tuzioni pubbliche.
seguito all’armistizio e al collasso delle Forze Armate, Da Tresenda, ove è dislocata una stazione ferroviaria,
don Carrozzi allora ebbe un abboccamento con il Capi- alcuni degli internati, per loro esplicite ammissioni rese
tano Marinelli, comandante la Compagnia della Regia negli anni seguenti, raggiunsero in treno Sondrio e –
Guardia di Finanza di Madonna di Tirano, affinché quindi – Chiavenna, superando il confine con la Svizzera
consentisse un transito in Svizzera attraverso i valichi di dal Lendenpass di Soazza, in Val Mesolcina. Altri invece
frontiera utilizzati dai contrabbandieri. Il Marinelli nel superarono il confine al Passo del Gallo, transitando vi-
suo resoconto data il colloquio al 12, ma già l’11 set- cino alla Chiesetta Medioevale di S. Perpetua che si af-
tembre la Tenenza CC.RR. (al tempo a Tirano vi era faccia sulla celebre Basilica della Madonna di Tirano,
una Tenenza, equivalente al cd. Comando Intermedio, quindi proseguirono fino alla dogana svizzera di Cam-
da cui dipendevano le Stazioni) aveva segnalato che pocologno. Qui giunse un altro gruppo, che transitò a
circa 200 ebrei internati – la notte precedente – si fossero piedi per il valico di Lughina, a Villa di Tirano, mentre
allontanati dall’Aprica per ignota destinazione. Ciò si- altri ancora raggiunsero la Svizzera in prossimità delle
gnifica che la fuga dovette verificarsi il 9 o, al più, il 10 baite di Campione, aiutati apertamente dai finanzieri.
mattina, in apparenza non rilevata da alcuno nell’im- Atteso che il 10 Tirano era stata raggiunta da reparti
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX 25