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A PROPOSITO DI...
IL CAPITANO IN CONGEDO ANTONIO PENNA INDOSSA NUOVAMENTE L’UNIFORME PER GUIDARE GLI INSORTI NELLE 4 GIORNATE DI NAPOLI
davanti alla logica aberrante delle rappresaglie naziste. O si sarebbe unito ai Gruppi di Combattimento, nati
Non so se, nascendo due anni prima, mio padre avrebbe già nel novembre del ‘43?
scelto di entrare nel Regio Esercito. Forse, data la sua Se fosse stato mandato a Napoli, mi piace pensarlo
passione per i motori, sarebbe finito nel Primo Rag- aiutare la città a liberarsi, sotto il comando del Capitano
gruppamento Motorizzato, fondato a fine settembre Antonio Penna nelle 4 giornate dal 27 al 30 settembre,
dello stesso anno, 5.000 uomini, primo nucleo del dopo la cattura e la fucilazione dei 14 carabinieri che
nuovo Esercito Italiano a fianco della 36° divisione resistettero a Napoli-Porto già il 12 settembre; o con il
americana, con la 39° e 51° divisione incaricati delle Maresciallo Maggiore Nicola d’Albis, impegnato ad
funzioni di polizia militare, nel dicembre del ’43. evitare la distruzione del ponte della Sanità, a Capodi-
Avrebbe combattuto a Montelungo, vicino a Monte- monte, o con il Maresciallo Maggiore Filippo Cucuzza,
cassino? disinnescare le mine tedesche che avrebbero fatto saltare
Sarebbe entrato nel Corpo Italiano di liberazione, che l’acquedotto, o ancora a Cercola, con il Maresciallo
nasceva il 18 aprile del ’44, con 25.000 unità, divenuti Tommaso Esposito, cercare di salvare uno stabilimento
50.000 nel gennaio del ’45 impegnati a combattere per la produzione di munizioni che i tedeschi stavano
lungo la linea gotica che passava sulle sue terre, lungo il sabotando.
corso del Chienti? Guarda verso l’infinito nella foto tessera un po’ sfocata
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX 47