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A PROPOSITO DI...
Comando Arma Carabinieri Reali dell’Italia liberata, il
6 ottobre da Roma arriva l’ordine di disarmo, firmato
da Graziani, ministro per la difesa nazionale della Re-
pubblica Sociale Italiana, formulato forse su indicazione
di Kappler e consegnato al Generale Casimiro Delfini,
comandante in sede vacante dell’Arma.
Il comando tedesco non si fida, a ragione, dei cara-
binieri: hanno catturato Mussolini, ucciso Ettore
Muti, potrebbero creare problemi in previsione della
retata prevista per il 16 ottobre che avrebbe deportato
ad Auschwitz dal ghetto di Roma 1.023 ebrei. Li
vuole disarmati.
Fu qui, a mio avviso, che ciascuno di loro sviluppò un
modo consapevole di ubbidienza allo Stato, il modo in
cui la coscienza ascolta la voce che dice no e condivide
in un gruppo organizzato quel no. Tre quarti di loro
sanno riconoscere l’ordine cui non ubbidir tacendo
perché quell’ordine viene dalla parte che vuole opprimere.
E sono i loro capi i primi a farlo.
Già subito dopo l’armistizio, 28 carabinieri muoiono a
Roma, l’8 e il 9 settembre, combattendo al ponte della
Magliana e a Monterotondo contro i tedeschi, difen-
dendo la Città a porta san Paolo, il 10 settembre, per
contrastare l’ingresso dei tedeschi. Appartengono al II
Battaglione Allievi Carabinieri, poi rimpiazzati dal
Gruppo Squadroni Carabinieri ‘Pastrengo’. IL CAPITANO M.O.V.M. ORLANDO DE TOMMASO
INSERITI NEI GRUPPI Tra loro cade anche il Capitano Orlando de Tommaso,
medaglia d’oro al Valor Militare.È il primo no.
DI COMBATTIMENTO Altri cadranno nei gruppi di combattimento che si
formarono l’indomani dell’8 settembre e contribuirono
a liberare il Paese operando tra le file della Resistenza:
MOLTI CARABINIERI sono 13.850 i carabinieri che operarono nelle forma-
zioni partigiane.
CONTRIBUIRONO Chi non riuscì a fuggire, fu sequestrato in caserma, il
7 ottobre. Più di 2.500 a Roma verranno deportati su
A LIBERARE IL PAESE treni che partirono dalla ferrovia Ostiense e da Tra-
stevere. Finiranno in lager tedeschi e polacchi tra gli
‘internati militari italiani’, sottratti alle convenzioni
OPERANDO TRA LE FILE internazionali dei prigionieri di guerra; rifiuteranno
di arruolarsi nelle forze armate tedesche e della RSI
DELLARESISTENZA e 600 non ritorneranno. Come scrive Anna Maria
Casavola in ‘7 ottobre 1943. La deportazione dei
50 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX