Page 50 - Notiziario Storico 2024-4
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A PROPOSITO DI...





            Comando Arma Carabinieri Reali dell’Italia liberata, il
            6 ottobre da Roma arriva l’ordine di disarmo, firmato
            da Graziani, ministro per la difesa nazionale della Re-
            pubblica Sociale Italiana, formulato forse su indicazione
            di Kappler e consegnato al Generale Casimiro Delfini,
            comandante in sede vacante dell’Arma.
            Il comando tedesco non si fida, a ragione, dei cara-
            binieri:  hanno  catturato  Mussolini,  ucciso  Ettore
            Muti, potrebbero creare problemi in previsione della
            retata prevista per il 16 ottobre che avrebbe deportato
            ad  Auschwitz  dal  ghetto  di  Roma  1.023  ebrei.  Li
            vuole disarmati.
            Fu qui, a mio avviso, che ciascuno di loro sviluppò un
            modo consapevole di ubbidienza allo Stato, il modo in
            cui la coscienza ascolta la voce che dice no e condivide
            in un gruppo organizzato quel no. Tre quarti di loro
            sanno  riconoscere  l’ordine  cui  non  ubbidir  tacendo
            perché quell’ordine viene dalla parte che vuole opprimere.
            E sono i loro capi i primi a farlo.
            Già subito dopo l’armistizio, 28 carabinieri muoiono a
            Roma, l’8 e il 9 settembre, combattendo al ponte della
            Magliana e a Monterotondo contro i tedeschi, difen-
            dendo la Città a porta san Paolo, il 10 settembre, per
            contrastare l’ingresso dei tedeschi. Appartengono al II
            Battaglione  Allievi  Carabinieri,  poi  rimpiazzati  dal
            Gruppo Squadroni Carabinieri ‘Pastrengo’.                         IL CAPITANO M.O.V.M. ORLANDO DE TOMMASO


                   INSERITI NEI GRUPPI                              Tra loro cade anche il Capitano Orlando de Tommaso,

                                                                    medaglia d’oro al Valor Militare.È il primo no.
                  DI COMBATTIMENTO                                  Altri cadranno nei gruppi di combattimento che si
                                                                    formarono l’indomani dell’8 settembre e contribuirono
                                                                    a liberare il Paese operando tra le file della Resistenza:
                   MOLTI CARABINIERI                                sono 13.850 i carabinieri che operarono nelle forma-

                                                                    zioni partigiane.
                     CONTRIBUIRONO                                  Chi non riuscì a fuggire, fu sequestrato in caserma, il
                                                                    7 ottobre. Più di 2.500 a Roma verranno deportati su

                  A LIBERARE IL PAESE                               treni che partirono dalla ferrovia Ostiense e da Tra-
                                                                    stevere. Finiranno in lager tedeschi e polacchi tra gli
                                                                    ‘internati militari italiani’, sottratti alle convenzioni
               OPERANDO TRA LE FILE                                 internazionali dei prigionieri di guerra; rifiuteranno
                                                                    di arruolarsi nelle forze armate tedesche e della RSI
                   DELLARESISTENZA                                  e  600  non  ritorneranno.  Come  scrive  Anna  Maria
                                                                    Casavola  in  ‘7  ottobre  1943.  La  deportazione  dei



            50 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX
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