Page 46 - Notiziario Storico 2024-4
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A PROPOSITO DI...
uardo la foto di mio padre: un giovane
carabiniere che a neanche diciott’anni
Gmise la firma, come si diceva, per ar-
ruolarsi. Era appena finita la guerra e un’altra,
serpeggiante, ne iniziava. Fredda la chiamavano,
ma di che calore ardeva sotto la cenere delle
macerie ancora fumanti.
L’Italia cercava di ritrovare la propria identità e
l’Arma dava una mano, là dove e come poteva,
offrendo un ideale a chi ne cercava uno.
Per chi, come mio padre, veniva dalle campagne
del Piceno, immagino fosse difficile orientarsi
nell’araba fenice della ricostruzione che coincideva
per ragioni anagrafiche con la propria personale
costruzione di un avvenire, di una scelta divergente
rispetto alla tradizione che lo avrebbe collocato
nel casellario di mezzadria atavica, lungo il fiume
lento che attraversava e attraversa le terre da
sempre feudo papalino.
Ignoro se la sua scelta fu orientata dalla consa-
pevolezza dei due anni recenti in cui l’Arma
aveva contribuito alla liberazione del Paese dal
nazifascismo con i suoi 2.735 caduti e 6.521
feriti dopo l’armistizio di Badoglio dell’8 settembre
del ’43, i 5.000 deportati che le valse la medaglia
d’oro al valor militare, oltre a quella d’argento
per la resistenza operata nell’ambito della divisione
italiana partigiani ‘Garibaldi’ nell’ex Jugoslavia.
Chi accede al monastero di Santa Chiara, a
Napoli, dopo aver sostato nel chiostro maiolicato
dove splende sempre il sole e la vegetazione
accoglie tra le panche invitanti il passeggero che
ha bisogno di spiritualità o di pace, troverà alla
sua sinistra, entrando, la tomba di Salvo d’Acquisto.
Non serve ricordare chi fu e cosa fece il 23 set-
tembre a Torre di Pietra o Torrimpietra o parlare
dei 22 ostaggi che salvò addossandosi un attentato
non commesso, ma piace vederne e riconoscerne
un momento alto della storia collettiva, il simbolo
di che cosa fu capace di fare l’Italia e l’Arma
46 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX