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A PROPOSITO DI...













            UBBIDIENZA PRESUPPONE                                   impartiti nel disprezzo della vita umana di chi subiva la
                                                                    mancanza di intelligenza di strategie e veniva mandato
                                                                    sotto  le  mitragliatrici  austriache  con  una  logica  di
             UN RAPPORTO VERTICALE                                  sacrificio e massacro inutile e ingiustificato. Nello stesso

                                                                    anno e nella stessa guerra, sul fronte russo altri soldati
                CHE SI REGGE SU DUE                                 scelsero di ubbidire ad un’altra logica, quella della fra-
                                                                    ternizzazione e ciò portò all’uscita dalla guerra. 2.700
            ELEMENTI FONDAMENTALI:                                  anni  prima  Archiloco  si  rallegrava  di  aver  salvato  la
                                                                    vita gettando lo scudo: ‘domani ne ricomprerò un altro
                                                                    non peggiore’, scriveva. Non era diserzione, era salvare
             LA FIDUCIA VERSO CHI DÀ                                la vita per tornare a combattere.

                                                                    Morirono nel silenzio e nell’ubbidienza i carabinieri
               L’ORDINE E IL RISPETTO                               che si sacrificarono nei tre mesi di assedio a Culqualber,
                                                                    in  Etiopia,  nel  ’41,  in  quel  corno  d’Africa  difeso
                                                                    contro  gli  Inglesi  in  una  guerra  destinata  ad  essere
                  VERSO LA PERSONA                                  persa già là, poi qui.
                                                                    Ci sono tante forme di obbedienza e ciascuna ha le sue
                   CUI SI DÀ L’ORDINE                               giustificazioni. Anche la disobbedienza ha le sue ragioni.
                                                                    E la guerra è il grande setaccio che filtra le motivazioni
                                                                    sia all’obbedienza sia alla disobbedienza.
                                                                    Può accadere che sottrarsi ad un ordine irricevibile an-
            Si tratta quindi di capire quando l’ubbidienza cui un   teponendo  un  ordine  etico  comporti  la  morte  certa.
            uomo si sottomette liberamente sia buona, costruttiva,  Eppure è il rischio che scelse di correre, in quei due
            funzionale alla costruzione di un progetto condiviso e  anni, dall’8 settembre del ’43 al 25 aprile del ’45, chi,
            salvi  dalla  ‘deregulation’  babelica,  e  quando  invece  come uomo e come carabiniere, si trovò davanti a una
            diventi  ingiustificato  annullamento  di  una  persona,  scelta  che  avrebbe  determinato  il  proprio  futuro  e  il
            autoritarismo  che  può  avere  ricadute  pericolose  in  futuro del paese che aveva giurato di difendere. Imma-
            termini sociali e psicologici.                          giniamo lo smarrimento quando lo Stato si frantumò
            Ubbidienza  presuppone  un  rapporto  verticale  che  si  con l’avanzata degli alleati e ciascuno di loro fu chiamato
            regge  su  due  elementi  fondamentali,  a  mio  giudizio:  a  scegliere  a  chi  dare  quella  fedeltà,  quale  Stato
            dal  basso  la  fiducia  verso  chi  dà  l’ordine,  di  cui  si  contribuire a difendere: quello che stava organizzandosi
            accetta che sia deputato a dirigerci per autorevolezza e  intorno  al  re,  ma  non  c’era  ancora,  o  la  Repubblica
            buon senso, uso sapiente del potere che gli è dato, con-  Sociale creata con i mezzi di hitler? Come si doveva
            sapevolezza di essere ministro, servitore della comunità;  declinare in quella circostanza tragica, in quella confusione
            dall’alto il rispetto verso la persona cui si dà l’ordine,  di poteri, il senso dell’obbedienza?
            che deve sentire quel rispetto, deve essere convinto che  Se il 12 settembre del ‘43 Pièche ordina: ‘Combattere le
            quell’ordine, anche se non capito fino in fondo, sia dato  truppe di occupazione salvaguardando la popolazione dal
            per l’interesse del singolo e della comunità.           rischio di rappresaglie’, da Brindisi, dove si stavano rior-
            Sono per fortuna lontani i tempi di Caporetto in cui si  ganizzando i Carabinieri Reali dell’Italia Meridionale
            chiese  ai  carabinieri  un’ubbidienza  a  ordini  atroci,  divenuti poi, con l’arrivo degli Alleati, il 15 novembre,



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX  49
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