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PAGINE DI STORIA
distaccamenti, embrionalmente assimilabili alle attuali
I Savoia schierarono Stazioni Carabinieri. In relazione al numero di soldati
il comando veniva affidato a ufficiali o sottufficiali, e
alcuni reparti militari il territorio circostante venne preso come riferimento
per scegliere se impiegare personale a piedi o a cavallo,
cui aggiunsero un in quanto il reggimento prese ad allineare entrambe
le tipologie di personale. Questi comandanti erano
posti alle dipendenze dei Ministri di Giustizia per
corpo di polizia che dare la caccia ai ricercati e investigare sui reati più
gravi, dovevano inoltre tenere sotto cauta osservazione
inquadrava solo nobili e pubblici funzionari, svolgere attività infor-
mativa attraverso l’impiego di confidenti, controllare
Barracelli e Miliziani.
sudditi di Terraferma, Tratteggiati i connotati di questo Corpo stanziato in
Sardegna, passiamo ora a valutare la situazione che si
e continuava ad presentò a Vittorio Emanuele nel momento del suo
rientro sul trono di Torino nel 1814, dopo che la batta-
glia di Lipsia del 1813 aveva virtualmente posto fine
appartenere all’astro napoleonico.
La società degli Stati di Terraferma del Regno era stata
all’Armata. Nacque profondamente influenzata dalla tempesta rivoluzionaria
e francese, che aveva visto l’istituzione di parlamenti e
così il reggimento la diffusione della democrazia. Si presentava oggettiva-
mente difficile ripristinare un modus vivendi ispirato ai
valori dell’assolutismo regio, riportando indietro ideal-
Dragoni di Sardegna mente di oltre 20 anni le lancette dell’orologio. Oltre-
tutto l’annessione degli Stati di Terraferma alla Francia,
intervenuta il 21 settembre 1802, aveva esteso ad essi
legislazione e istituzioni di matrice transalpina, spesso
originate dalla Rivoluzione Francese.
di Sardegna ebbe la possibilità di arruolare sardi e, a Il mondo militare sabaudo aveva prevalentemente ac-
partire dal 1744, anche briganti disposti a consegnarsi cettato il nuovo padrone, combattendo sotto le aquile
spontaneamente, non si permise analogo accesso in- napoleoniche su tutti i campi di battaglia d’Europa, a
discriminato ai dragoni (Vd. Burgio C., Da Dragoni a volte ottenendo anche riconoscimenti di prestigio. Se
Carabinieri, Carlo Delfino Ed., Sassari, 2020). E del era possibile recuperare fra gli aristocratici coloro che
resto per vedere Sardi assurgere a incarichi di grande s’erano ritirati a vita privata, non avendo aderito al nuovo
rilievo nelle istituzioni sabaude, occorse attendere pro- sistema socio-politico, per quanto riguarda sottufficiali,
prio l’esilio sardo di Vittorio Emanuele I. truppa e giovani ufficiali non si poteva che immettere
Salvo rare apparizioni a Cagliari, il reparto inizialmente nella ricostituita Armata Sarda ex-soldati di Napoleone.
stazionò fra oristanese, nuorese e sassarese, dislocando Gente che aveva appreso che la carriera dipendeva dal
piccoli distaccamenti nei centri maggiormente inte- merito e non dal blasone, e che gli uomini erano tutti
ressati dai fenomeni delinquenziali. Perse quindi pra- uguali. Vittorio Emanuele dovette avere ben chiaro che
ticamente fin dalla nascita le caratteristiche di unità vi fosse da sospettare anche delle istituzioni preposte
di cavalleria combattente. Il crescente impegno nella all’ordine e alla sicurezza pubblica, la polizia e quelle
lotta al banditismo determinò il proliferare di questi due Legioni – 27a e 28a^ – della Gendarmerie Impériale
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX 37