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PAGINE DI STORIA
Lo squadrone fu posto sotto la diretta
protezione dell’amministrazione della “Città
Aperta” e fu considerato a tutti gli effetti un
reparto dipendente dalla Legione Territoriale
dei Carabinieri Reali di Roma con l’incarico
esclusivo di vigilare all’interno del Palazzo
Reale mantenendo la speciale uniforme
Il Colonnello De Sanctis riportò l’avvenimento in una La partenza del re non disorientò lo squadrone. nella
sua memoria del 1947: “Alla data fatale dell’8 settembre, convinzione che la “vigilante attesa”, ovvero l’assenza
rimasi tutta la notte in stretto contatto con il Ministero del re, durasse solo una o al più due settimane, il Co-
della Guerra, di fronte alla mia Caserma, dove si erano lonnello De Sanctis riuscì a mantenere compatto il re-
momentaneamente trasferiti il Re, la Famiglia Reale e il parto che continuò a svolgere il normale servizio di vi-
Capo del Governo, con un ridotto Corpo di Guardie dei gilanza interna al Palazzo Reale e all’attigua caserma
Corazzieri. Alle prime luci dell’alba, fui informato dal agli ordini diretti del Primo Aiutante di Campo Gene-
mio Sottufficiale che rientrava, per ultimato servizio, del- rale di Sua Maestà. Tuttavia, molti corazzieri espressero
l’avvenuta partenza delle suddette personalità. Al Palazzo il desiderio immediato di passare in massa il fronte
Reale trovai l’Aiutante di Campo Generale di turno, in verso sud e ricongiungersi al Sovrano e agli alleati. Con
attesa di ordini, nella previsione che, entro una settimana, tutto ciò le difficoltà non tardarono a manifestarsi. Con-
Sua Maestà e le altre autorità sarebbero rientrate a Roma. sapevoli della fedeltà che il reparto avesse per il re, le
Per l’intervento dell’instaurato comando della città aperta, autorità nazifasciste non esitarono a riversare sullo squa-
retto in un primo momento da S.E. il Generale Calvi di drone ira e insofferenza. Prendendo spunto dall’assenza
Bergolo, le autorità tedesche accettarono di vietare alle loro del Sovrano, i nazifascisti chiesero la soppressione del
truppe l’ingresso al Palazzo Reale, secondo le convenzioni reparto. Un primo tentativo fu operato intorno alla
internazionali, onde la sua custodia restò affidata esclusi- metà di settembre. Le autorità tedesche proposero l’abo-
vamente allo Squadrone delle Guardie del Re, che vi ri- lizione o in alternativa il passaggio dello squadrone
masero nel consueto numero, mentre gli altri continuarono nella P.A.I.. La proposta fu elusa in seguito all’intervento
in caserma le proprie mansioni”. del Generale Calvi di Bergolo, Comandante della “Città
24 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX