Page 27 - Notiziario Storico 2024-4
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PAGINE DI STORIA
Alle ore 2:00 del 7 ottobre fu diramato
l’ordine di arresto e deportazione di tutti
i carabinieri in servizio a Roma, corazzieri
compresi. Alle 08:25 di quello stesso giorno,
50 paracadutisti tedeschi, potentemente
armati, irruppero nella caserma attigua
al Palazzo Reale e catturarono tutto
il reparto sorpreso in adunata
L’intervento del Generale di Brigata Menotti Chieli si di autocarri. Naturalmente subito dopo si manifestò il si-
rivelò provvidenziale. Egli ottenne dal comando tedesco stematico e brutale saccheggio della caserma”.
la revoca dell’ordine di cattura. Il Reparto fu considerato Con la deportazione di tutti i carabinieri da Roma, lo
a tutti gli effetti parte integrante della Casa Reale, Squadrone rimase l’unico reparto dell’Arma in servizio
quindi, tutelato dalle convenzioni internazionali. A sera in città. Pertanto, ad esso fu affidato un ulteriore delicato
tutto lo squadrone rientrò in caserma. Tuttavia, non fu compito. Il Segretario Generale del Ministero della
possibile evitare la razzia del presidio e il furto di tutto Real Casa incaricò il Colonnello De Sanctis di porre in
il materiale disponibile, compresi materassi e lenzuola. salvo il tesoro della Corona. L’ufficiale trascrisse l’ope-
Scamparono al saccheggio 60 fucili, le corazze, gli elmi razione dettagliatamente in un suo rapporto: “Ai primi
e un discreto quantitativo di materiale pregiato di buffet- di dicembre del 1943, il Segretariato Generale del Ministero
teria precedentemente occultati dal Colonnello De San- della Real Casa, Dottor Vittorio de Santis, mi raccomandò,
ctis all’interno del Palazzo Reale insieme alle armi da non potendo fare altrimenti, in quel critico momento, di
caccia del re e del Principe Umberto: “Avevo fatto murare assistere e proteggere un suo funzionario delegato all’ope-
in precedenza in apposito locale la metà della dotazione di razione di svincolo dalla Banca d’Italia, in Piazza del
moschetti in numero di 60, tutto il materiale pregiato delle Parlamento, dell’oro della Corona, e ciò in quanto vi era
uniformi di gran gala, elmi, corazze e tutti gli oggetti di pericolo imminente che potessero essere sequestrati dai te-
corredo; ma le sciabole, i rimanenti moschetti, e le pistole deschi che avevano depredato valori su altri istituti bancari.
custodite nelle camerate furono facile preda dei tedeschi ri- Con un automezzo di fortuna recuperato dai miei coraz-
masti a completo presidio della caserma per la sollecita de- zieri nell’incustodito autocentro militare di Roma, alla cui
portazione di tutti i componenti dello squadrone a mezzo giuda si mise un mio Ufficiale, l’allora Tenente Bruno
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX 27