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PAGINE DI STORIA
SCONTRI NEL PAVESE
L’arrivo delle truppe alleate, al comando dello stesso già rientravano nella soppressa Provincia austriaca
Napoleone III, segnò l’inizio dell’offensiva franco-pie- di Pavia (sorta nel 1816, si estendeva sulla sponda
montese. In quella primavera, il Siccomario, la Lomel- sinistra del fiume Ticino, nel Regno Lombardo Ve-
lina e l’Oltrepò pavese diventarono teatro di un ingente neto), con l’esclusione dei comuni di Abbiategrasso,
movimento di truppe (specialmente da Gravellone) e Magenta e Binasco, che saranno inclusi nella Pro-
di aspri combattimenti, favorevoli alle Armate alleate: vincia di Milano; la Lomellina, con il Siccomario ed
il 20 maggio a Montebello; il 30 e il 31 maggio a Pale- il Vigevanasco, che già costituiva la piemontese Pro-
stro il 4 giugno a Magenta. Imponendo il continuo ar- vincia di Lomellina; l’Oltrepò, comprendente i terri-
retramento alle forze austriache, si giunse così al 24 tori delle soppresse Province sabaude di Voghera e
giugno e alle decisive battaglie di Solferino e di San di Bobbio.
Martino (una frazione del comune di Desenzano) e al-
l’armistizio di Villafranca (11 luglio 1859).
SOPPRESSIONE DELLA STAZIONE
DI SAN MARTINO SICCOMARIO
ABOLIZIONE DELLA FRONTIERA E ISTITUZIONE DELLA
DEL GRAVELLONE DIVISIONE CARABINIERI DI PAVIA
Liberata dalla dominazione austriaca, la Lombardia, La nascita delle nuove province, l’abolizione degli anti-
che già si era espressa favorevolmente nel plebiscito chi posti di frontiera tra il Piemonte e la Lombardia e
del 1848, fu annessa al Regno di Sardegna. l’esigenza di mantenere il controllo dell’ordine pubblico
Dopo la prima fase di amministrazione provvisoria, nei territori liberati, resero necessaria una rapida revi-
l’unificazione legislativa fu sostanzialmente decisa sione dello scompartimento territoriale. Al comando e
con legge del 23 ottobre 1859 (nota come riforma nei ranghi dei nascenti presidi furono destinati anche
Rattazzi), relativa alla “nuova circoscrizione provinciale Carabinieri veterani, provenienti dal Piemonte. I reparti
e comunale”, che istituì, tra le province lombarde, la della Lomellina e dell’Oltrepò, non essendo più in area
nuova Provincia di Pavia, riconoscendole un’esten- di confine, subiranno significativi interventi per effetto
sione territoriale che richiamava quella dell’antico del R.D. 16 gennaio 1860, che istituirà sia la Divisione
Principato di epoca sforzesca (comprendente le Cam- Carabinieri Reali di Pavia che altri insediamenti.
pagne a sinistra del Ticino, la Lomellina, il Vigeva- Nello stesso anno, a dirigere la Divisione Carabinieri
nasco e l’Oltrepò pavese). La Lomellina e l’Oltrepò, di Pavia sarà designato il Luogotenente Colonnello
dopo un lungo distacco (risalente alla prima metà Luigi Incisa di Camerana, già comandante del secondo
del secolo precedente), ritornarono così a far parte degli squadroni protagonisti della “Carica di Pastrengo”.
della Lombardia. Una singolarità: la riunificazione Nel contesto fu soppressa la Stazione Carabinieri Reali
degli originari territori pavesi è coincidente con l’ini- di San Martino Siccomario, dislocata in località Gra-
zio del processo di unificazione nazionale. vellone, il cui territorio sarà assorbito dalla costituita
Il posto di frontiera del Gravellone, dinanzi a Pavia, Stazione Carabinieri Reali di Cava (attiva dal mese di
fu soppresso come altri esistenti lungo il corso del giugno 1860), che assumerà la denominazione di Cava
Ticino e del Po, ripristinando gli antichi legami tra i Manara nel 1863. Altri reparti del pavese saranno con-
contadi e lo storico capoluogo. temporaneamente aboliti: la Compagnia di Mortara, la
All’atto della sua costituzione la Provincia di Pavia Luogotenenza di Mortara e le Stazioni di Cassolnovo,
comprendeva: le Campagne Soprana e Sottana, che Barbianello e Carbonara.
20 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX