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PAGINE DI STORIA







                                                                             CARABINIERI DEL SERVIZIO
                                                                               INFORMAZIONI DIETRO
                                                                                  LE LINEE NEMICHE

                                                                    Nella primavera del 1859, i Carabinieri, in abiti civili,
                                                                    esercitarono nell’area di confine del Gravellone e sui
                                                                    territori pavesi un’intensa e pericolosa attività informa-
                                                                    tiva. È del tutto significativo il rapporto datato 18 mag-
                                                                    gio  1859  (alla  vigilia  della  Battaglia  di  Montebello)
                                                                    del  Colonnello  Giuseppe  Govone,  Capo  dell’Ufficio
                                                                    Informazioni dello Stato Maggiore piemontese, inviato
                                                                    al Capo di Stato Maggiore dell’Armata: “Onde essere
                                                                    esattamente informati delle prime mosse dell’armata au-
                                                                    striaca sul territorio piemontese, era stato ordinato che fos-
                                                                    sero collocati lungo il confine, nei siti presumibili di pas-
                                                                    saggio,  graduati  e  carabinieri,  i  quali  si  lasciassero
                                                                    oltrepassare dalle colonne nemiche, le valutassero e rendes-
                                                                    sero informata la S.V. coi mezzi più pronti. La S.V. essendo
                                                                    disposta a proporre a S.M. ricompense per coloro che resero
                                                                    in tale occasione più utili servizi, dopo aver interpellato il
                                                                    comandante generale dell’Arma dei Reali Carabinieri, ho
                                                                    l’onore di riferire alla S.V. quanto segue: A Cava (o La
                                                                    Cava, n.d.r.), presso Gravellone, erano stati collocati il bri-
                                                                    gadiere Castelli Giacomo; il carabiniere Fontana Giacomo;
                                                                    il carabiniere Maragliano Pietro. Il brigadiere Castelli
                                                                    compì esattamente il suo mandato. Assisté il 29 ed il 30
                                                                    aprile allo sfilare delle truppe nemiche, mescolandosi con
                                                                    loro, ed il 30 a sera spedì il carabiniere Fontana a Voghera
                       COLONNELLO GIUSEPPE GOVONE
                                                                    con un dispaccio, che fu trasmesso per telegrafo a Torino.
                                                                    Egli non abbandonò Cava che il 1° maggio mattino.
            di Zinasco, dove un drappello di cavalleggeri piemon-   Il carabiniere Maragliano Pietro, sebbene sia rimasto al
            tesi si trovò a fronteggiare gli ussari austriaci, rallen-  suo posto, non si espose come i precedenti e non è altrettanto
            tandone l’avanzata. Quel pomeriggio e nei giorni se-    meritevole come il Fontana. Il brigadiere Castelli accettò
            guenti altre truppe invaderanno il Piemonte anche da    poi un nuovo incarico che non poté compiere, perché re-
            Boffalora e Bereguardo, spingendosi nell’Oltrepò dal    spinto dagli avamposti nemici, ed il carabiniere Fontana
            Ponte della Stella (o della Becca).                     penetrò una seconda volta fino a Novara per Gattinara
            L’area fu rapidamente occupata e quasi tutte le comunità  ed Oleggio, con grave pericolo e non fu di ritorno ad Oc-
            pavesi subirono violenze e pesanti requisizioni, per di-  cimiano che stanotte, con alcune utili informazioni, non
            versi giorni. Anche i sindaci di Broni, Barbianello e di  potendo avanzarsi fino a Vigevano per i gravi ostacoli
            altre località furono catturati, subendo le violenze degli  che incontrò. Il brigadiere Castelli e il carabiniere Fontana
            occupanti. Il 20 maggio 1859, a Torricella Verzate, nei  paiono  quindi al sottoscritto meritevoli  della medaglia
            pressi di Casteggio, nove contadini furono fucilati per  d’argento al valor militare, il carabiniere Maragliano di
            ordine del Feldmaresciallo Karl von Urban, quasi tutti  una menzione onorevole con una gratificazione che po-
            della famiglia Cignoli.                                 trebbe portarsi a 500 franchi. A Carbonara erano stati



            18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX
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