Page 39 - Notiziario 2024-3
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CRONACHE DI IERI



















































                       a notte tra il 17 ed il 18 gennaio 1933 piove  diatamente dopo, i suoi commilitoni e Lo Sardo sentono
                       e fa freddo, ma il cantoniere ferroviario Be-  due detonazioni una di seguito all’altra, il tonfo di un
                       nedetto Lo Sardo è di servizio e sta andando  corpo che cade a terra e si accorgono di una persona
            L a sorvegliare la galleria “La testa” nel comune       che sfreccia loro davanti, scavalca il reticolato che cinge
            di Cetraro quando, passando davanti alla villa dal signor  la villa e si allontana di corsa. Rotundo e Seminario
            Luigi Falcone, allora disabitata e di cui Lo Sardo ha la  sparano contro la sagoma, ma la mancano. Ci pense-
            custodia, nota che trapela luce dalle imposte e sospet-  ranno dopo, adesso bisogna accertarsi se il loro commi-
            tando che vi siano penetrati i ladri, corre ad avvertire i  litone è stato ferito e in che condizioni si trova.
            Carabinieri. E così, unitamente a Lo Sardo, arrivano    Mascalchi è disteso nell’atrio del portone con una ferita
            sul posto i Carabinieri Francesco Seminario, Eugenio    alla tempia sinistra. Respira, però sembra molto grave,
            Rotundo e Angelo Mascalchi, avvolti nei loro mantelli   così lo trasportano nel vicino casello ferroviario in attesa
            neri e con i moschetti in mano, che entrano nel giardino  di un medico, ma non c’è più niente da fare e nel giro di
            della villa attraverso il cancello, aperto da Lo Sardo con  poche ore, purtroppo, muore.
            la chiave che ha seco e che richiude alle sue spalle, e si  Torniamo al momento in cui il ladro assassino arriva al
            appostano ai lati del portone d’accesso dell’abitazione,  reticolato. Deve essere un esperto del mestiere perché
            aperto per metà. Dopo qualche minuto il Carabiniere     getta la misera refurtiva consistente in un fucile a re-
            Mascalchi avverte dei rumori provenienti dall’androne   trocarica  calibro  16,  due  matite  e  qualche  confetto,
            della villa, accende la sua lampadina elettrica e gridando  quindi toglie le scarpe per scavalcare più agevolmente
            “qui v’è gente!” balza all’improvviso nell’interno. Imme-  il reticolato, ma sul filo spinato lascia un brandello del



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IX  39
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