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CRONACHE DI IERI
che la persona che avevo visto entrare nell’atrio del portone Continuando ad
fosse un Carabiniere…”.
A prescindere se la persona entrata in casa fosse o meno
un carabiniere, è difficile credere che se si spara prati- indagare, i Carabinieri
camente a bruciapelo un colpo di rivoltella alla tempia
di un uomo non si abbia volontà di uccidere. Ma queste scoprono che due
sono solo opinioni da profani, le indagini forniranno
alla Corte, che eventualmente lo giudicherà, gli elementi
necessari per un giudizio sereno. mesi prima Dattilo,
Dopo qualche giorno anche Verta viene assicurato alla
giustizia e, come c’era da aspettarsi, nega ogni addebito penetrando di notte
che gli viene mosso, anche di avere prestato la sua ri-
voltella a Dattilo, rivoltella che, imprudentemente, non e mediante scasso
ha nascosto per bene e viene sequestrata. Esaminata
attentamente l’arma calibro 9, è subito evidente che
presenta recenti tracce di esplosioni, guarda caso, in sole nell’ abitazione
due camere di scoppio, due come i colpi esplosi da Dat-
tilo. Però Verta, per difendersi cerca di spiegare perché, del signor Nicola
secondo lui, Dattilo lo sta accusando: “Mi accusa falsa-
mente pel motivo che mi sospetta di essere stato in intimi
rapporti con sua moglie…”. Del Trono, aveva
A questo punto per il Giudice Istruttore ci sono prove
più che sufficienti per rinviare i due compari al giudizio rubato un fucile
della Corte d’Assise di Cosenza per rispondere rispetti-
vamente: Leopoldo Dattilo di omicidio aggravato onde
assicurarsi il prodotto di un furto aggravato e conseguire ed una rivoltella
la impunità; furto aggravato più volte in pregiudizio di
Falcone Luigi; maltrattamenti in persona della moglie,
derivando dal fatto una lesione grave; maltrattamenti in correità nei confronti di Achille Verta, anche perché
con percosse, minacce e ingiurie in persona della suocera; il compimento dell’impresa ladresca in danno del Fal-
furto aggravato più volte in pregiudizio di Del Trono cone presentava qualche difficoltà e quindi non poteva
Nicola; porto abusivo di fucile; porto abusivo di rivoltella. essere attuata da un solo individuo. Per la Corte, Verta,
Achille Verta: concorso in omicidio aggravato per avere di molto più astuto e intelligente di Dattilo, ideò il
determinato Dattilo a commettere il furto in danno di furto e poté farlo agevolmente in quanto è il figlio del
Falcone Luigi e fornito la rivoltella che avrebbe dovuto guardiano dei signori Falcone, quindi in grado di fornire
servire come mezzo eventuale di difesa per assicurarsi il tutte le indicazioni necessarie per la buona riuscita del-
prodotto del reato e conseguirne l’impunità. Accuse da l’impresa criminosa. Ma i difensori di Verta insistono
pena di morte, secondo il nuovo Codice Penale. sulla falsità della chiamata in correità, fatta per vendicarsi
La causa si discute il 12 luglio 1934 e la Corte, letti gli di aver avuto rapporti intimi con la moglie di Dattilo.
atti ed ascoltati i testimoni, osserva che gli elementi es- La Corte ha pronta una risposta che lascia di stucco: il
senziali della confessione di Leopoldo Dattilo trovano Dattilo incoraggiava la tresca allo scopo di ricavarne
riscontro nelle risultanze di tutto il processo scritto e utilità onde, data tanta amoralità, non è concepibile
del dibattimento orale. Ciò significa, per cominciare, ch’egli potesse risentirsi a causa di gelosia e che questa
che la Corte è convinta della fondatezza della chiamata potesse giungere fino al punto da indurlo ad accusare
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IX 41