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PAGINE DI STORIA




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                                                                           impegnato nella


            mento continuò ad operare in Polonia, fino ad agosto.
            L’anno dopo il Richieri, ristabilitosi dalle ferite, fu no-  campagna di Russia,
            minato chef de bataillon (maggiore) del I Battaglione
            frontò forti contingenti austriaci comprendenti fanteria che determinò l’inizio
            del 111e, e il reggimento in aprile ad Hahnbach af-


            e cavalleria, resistendo fino a sera. Seguirono sangui-
            nosi combattimenti ad Heusen e Tengen, per arrivare               della sua fine.
            alle vittoriose battaglie di Abensberg e Eckmul fra 20
            e 21 aprile. Dopo il combattimento di Landshut del          In giugno la Grande
            22 e la successiva ritirata dell’Arciduca Carlo d’Austria,
            il 111e partecipò alla riconquista di Ratisbona, mar-
            ciando poi sulla riva sinistra del Danubio fino all’in-             Armée, oltre
            gresso in Vienna del 13 maggio. L’Arciduca Carlo si
            ritirò oltre il grande fiume schierando la propria massa    600.000 uomini,
            nella piana di Wagram e i Francesi occuparono l’isola
            di Lobau, fortificandola. Nella successiva battaglia del       varcò la frontiera
            5 e 6 luglio 1809 il 111e sostenne lunghi scontri sul
            fianco destro nei pressi del villaggio di Glinzendorf,
            partecipando alla vittoria francese.                         materializzata dal
            Il 1812 vide Napoleone impegnato nella campagna di
            Russia,  che  determinò  l’inizio  della  sua  fine.  Il  111e    fiume Niemen
            mosse su Rostock, sempre col suo III Corpo d’Armata,
            e  in  giugno  la  Grande Armée,  oltre  600.000  uomini,
            varcò la frontiera materializzata dal fiume Niemen e            e entrò in Russia
            entrò in Russia. All’arrivo a Minsk l’8 luglio il reggi-
            mento aveva già perduto 1.300 soldati, fra ammalati e
            distaccati nelle retrovie. Il 19 giunse a Mohilev dove
            ebbe il primo duro combattimento, e guadò il Dniepr     nell’attacco della grande ridotta di Bagration, subì an-
            per marciare su Smolensk. I Russi si ritirarono verso   cora sensibili perdite, ma nella notte i russi ripiegarono
            Mosca, logorando il nemico con azioni di guerriglia. Il  sottraendosi ad ulteriori scontri. A Mosca il 111e entrò
            7 settembre a Borodino si ebbe la sperata battaglia de-  il 15 settembre e il 19 ottobre iniziò la ritirata. In questa
            cisiva, quella che per la dottrina napoleonica era essen-  fase  venne  impiegato  a  sostegno  dei  reggimenti  dei
            ziale  perché,  conseguendo  l’eliminazione  dell’armata  regni di Napoli e d’Italia a Malojaroslawets, subendo
            nemica, gli avrebbe dato mano libera. Il 111e fu fra le  perdite impressionanti soprattutto a causa del freddo e
            unità che attaccarono la ridotta fortificata di Schwar-  dei disagi. Della Grande Armée, partita con oltre 600.000
            dino, conquistata a caro prezzo, Richieri si distinse nuo-  soldati, al Niemen rimaneva ben poco e il 111e era ri-
            vamente e fu ferito ancora una volta, non si dispone    dotto a 200 uomini.
            però di notizie che permettano di dire se venne rimpa-  Seguì un periodo in cui Napoleone cercò di rimettere
            triato o se rimase al reparto, affrontando la successiva,  in piedi un esercito per sostituire la Grande Armée dis-
            disastrosa, ritirata. L’indomani il reparto fu impiegato  soltasi in Russia, mentre le potenze nemiche trovarono



            28 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX
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