Page 34 - Notiziario Storico 2023-4
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PAGINE DI STORIA




                             L’ASSALTO AL TRENO DIRETTO AD ADDIS ABEBA E L’EROISMO
                         DEI CARABINIERI E DEI FINANZIERI AL CASELLO N. 402 DI ZALALAKÀ

            Lo stesso 6 luglio, verso le ore 17, non riuscendo nel-  violentissimo fuoco, al quale risposero con tutte le pro-
            l’intento di occupare la stazione di Les Addas, alcune  prie forze le truppe italiane, dopo che il treno era stato
            centinaia di guerriglieri abissini, risalendo il tracciato  giocoforza  costretto  a  fermarsi.  Per  fortuna,  all’udire
            ferroviario verso Levante — tra Akaki e Moggio —        dei primi spari, dalla Stazione di Les Addas pervenne
            decisero  di  assaltare  un  treno  viaggiatori  diretto  ad  un modesto plotone di camicie nere, grazie al quale fu
            Addis Abeba, poco prima che questi raggiungesse la      possibile respingere l’assalto nemico e a far ripartire il
            piccola  fermata.  A  bordo  del  treno,  otre  a  numerosi  mezzo di locomozione in direzione della stessa stazione.
            viaggiatori civili, tra i quali non poche donne e molti  Verso le 17,30 il treno poteva così ripartire alla volta di
            bambini, vi erano anche una decina di prigionieri abis-  Addis Abeba. Ma le sorprese non erano certo terminate.
            sini, opportunamente vigilati da 25 Carabinieri Reali,  Dopo aver percorso circa 6 km, il treno si fermò nuo-
            al comando del Tenente Domenico Papisca, quasi tutti    vamente, questa volta a causa del deragliamento della
            appartenenti alla 450^ Sezione CC.RR. Non solo, ma      locomotiva, avendo gli abissini rimosso nel frattempo i
            gli  stessi  Carabinieri  erano,  in  quel  frangente,  anche  binari all’altezza del Casello n. 402 di Zalalakà. Non
            addetti alla scorta armata del mezzo di trasporto, servizio  solo, ma per impedire di lanciare l’allarme, i ribelli ca-
            demandato alla 1a Banda CC.RR.. Autocarrata. Com-       peggiati dal degiac Ficrè Mariam avevano interrotto le
            pletavano l’equipaggio alcuni dipendenti postali, qualche  linee telefoniche e telegrafiche in entrambi le direzioni
            impiegato  italiano  mandato  in  missione  ad  Addis   della tratta ferroviaria. Ne derivò un durissimo attacco,
            Abeba, così come una trentina di militari e cinque uffi-  a seguito del quale caddero sotto i colpi di fucile delle
            ciali di vari Corpi del Regio Esercito e di vario grado,  bande abissine il Tenente Colonnello del Regio Esercito
            compreso il Finanziere Amedeo Macciò, in missione       Arturo Mercanti, figura leggendaria del Corpo Indigeni
            ad Addis Abeba. Come è facile intuire ne scaturì un     della Somalia (successivamente decorato con la Meda-


                A seguito di un durissimo attacco caddero


               sotto i colpi di fucile delle bande abissine il



            Tenente Colonnello del Regio Esercito Arturo


               Mercanti, successivamente decorato con la


            Medaglia d’Oro al Valor Militare, alcuni soldati



                  e il Carabiniere a piedi Salvatore Vigliotti,


               successivamente decorato con la Medaglia


                 d’Argento al Valor Militare “alla Memoria”







            34 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VIII
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