Page 29 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA




                   IL BRIGANTAGGIO COME FENOMENO GUERRIGLIERO E LA SUA REPRESSIONE

            Soffermiamoci ora sui motivi che favorirono l’espandersi  taggio dal 1860 al 1865 nelle Zone Militari di Melfi e
            del fenomeno guerrigliero del brigantaggio e sulle tec-  Lacedonia, ed. Osanna, Venosa -PZ-, 1987). Al con-
            niche di contrasto adottate dalle truppe regolari. Per  trario i movimenti dei regolari sono impediti dalla mor-
            farlo chiediamo aiuto ad un Ufficiale dei Carabinieri     fologia del territorio. Il metodo di guerreggiare del bri-
            Reali, Giuseppe Bourelly, che dal 1862 al 1865 fu im-   gante è tutto teso a sfruttare il terreno: “egli sfugge alla
            pegnato nella zona del Vulture-Melfese nel Corpo dei    forza se la conosce superiore per numero o per pratica dei
            Bersaglieri, transitando quindi nei ruoli dell’Arma dei  luoghi, ma l’attacca e vigorosamente e arditamente quando
            CC. RR., venendo inquadrato presso la 7^ Legione di     sia persuaso di riuscita”.  I  briganti  hanno  un  fine  nei
            Napoli, sino al 1867, anno in cui è stato posto in con-  combattimenti: “circuire il drappello o sparpagliarlo ed
            gedo. Egli raccolse ricordi ed impressioni della campa-  isolare il soldato e così miseramente massacrarlo”. Inoltre,
            gna in un libro, ricco di date, notizie e documenti, scritto  Bourelly chiama in causa quello che, con termine attuale,
            nella  immediatezza  della  sua  esperienza  e  dato  alle  definiremmo un difetto di “intelligence” dei piemontesi:
            stampe proprio a Napoli. Accanto alle cause politiche,  “fin dal principio occorreva formare una buona polizia
            sociali, storiche, Bourelly sottolinea come gli irregolari  che avesse esteso le sue relazioni fino ai più piccoli centri,
            siano favoriti dalla natura del terreno: “da questi monti  che scoprisse le arcane e misteriose file, le segrete relazioni
            (...) i briganti vedono da lontano e sfuggono facilmente  che hanno i briganti nei paesi”. Il sostegno occulto da
            alla truppa se inseguiti eludono sovente la vigilanza ed  parte dei notabili e della popolazione ha infatti favorito
            attività della forza, ora nascondendosi in qualche bosco  ed alimentato il brigantaggio. I cosiddetti manutengoli
            vicino ora ricoverandosi in qualche masseria per ove poco  – spesso impauriti e costretti - fornivano agli irregolari
            prima ebbe a passare la truppa” (G Bourelly, Il brigan-  viveri, munizioni, armamento, asilo, e soprattutto notizie





































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                                                                                               DI GIUSEPPE BOURELLY




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VIII  29
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