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PAGINE DI STORIA
Il 24 dicembre 1923
il Governatore della
Somalia promosse
IN SOMALIA
Nell’aprile 1908 l’Arma arruolò zaptiè anche in Soma-
lia, quando il Capitano Oddone, con pochi sottufficiali, una riorganizzazione
fu incaricato di costituire il Corpo di Polizia della Soma-
lia, in sostituzione degli àscari di polizia della Società
Anonima Commerciale Italiana del Benadir. costituendo il
Il 24 dicembre 1923 il Governatore della Somalia De
Vecchi di Valcismon promosse una riorganizzazione co- Corpo Zaptiè della
stituendo il Corpo Zaptiè della Somalia Italiana e poten-
ziandolo con l’afflusso di ufficiali e sottufficiali Somalia Italiana e
dall’Italia. Era infatti necessario esplorare e pacificare
estese aree e disarmare tribù ribelli e ostili come quelle
dei Galgial e Baddi Addo, attività che vennero condotte potenziandolo con
in particolare nel 1924. Quell’anno una colonna di circa
120 zaptiè al comando di un ufficiale penetrò nella zona l’afflusso di ufficiali e
sino allora inesplorata di Dai-Dai, mentre altri 300 zap-
tiè guidati da due tenenti concorsero all’occupazione
della Somalia settentrionale. L’anno seguente in settem- sottufficiali dall’Italia
bre un altro nucleo partecipò, con la colonna Musso, alle
operazioni per l’annessione del territorio di Obbia, allo
sbarco di Hafun e all’azione di Ordio. Altri zaptiè con- tasche, bottoniera coperta, bavero di tela rossa diritto
corsero con la colonna Bergesio all’avanzata nella zona chiuso. Per gli zaptiè a cavallo si differenziava per una
dell’Elemari di Gallacaio, di Garad e di Sinedogò, so- finta bottoniera di stoffa rossa costituita da quattro bot-
stenendo scontri. Furono i soldati indigeni dell’Arma toni sul petto e due sul bavero. Il giubbetto per la grande
ad occupare per primi, nell’alta Migiurtina, Bender uniforme degli zaptiè a cavallo era in seta bianca, a un
Ziada e Candala, compiendo ricognizioni armate, non petto con bottoniera scoperta (quattro bottoni di me-
sempre incruente, nella zona di Bender Cassim. Qui al- tallo bianco), bordatura di gallone rosso. I pantaloni
cuni zaptiè vennero impiegati per inquadrare 40 dubat erano bianchi alla zuava e solo gli scium-basci, che in-
(irregolari così denominati per il turbante bianco) coi dossavano il modello da cavallo, potevano vestire anche
quali resistettero, per tre giorni, praticamente senza vi- quelli kaky. Le fasce mollettiere, per i soli zaptiè a piedi,
veri, agli attacchi dei ribelli. erano kaky con l’uniforme di marcia, di tela bianca con
Dopo l’occupazione dell’Oltre Giuba, gli zaptiè vennero le altre uniformi. Il copricapo rimase il tarbusch.
ripartiti in quattro Stazioni, al comando di sottufficiali Il Corpo nel 1927 allineava 6 subalterni e 72 nazionali,
dell’Arma, che il 15 luglio successivo operavano nei ca- oltre a circa 1.500 somali. Il personale montato su dro-
poluoghi di residenza. In seguito vennero anche impian- medari, i meharisti, utilizzava pantaloni siroual, molto
tati quattro posti di zaptiè comandati da graduati ampi, e turbante con un tassello rettangolare rosso re-
indigeni. cante la granata dell’Arma e i distintivi di grado sotto
Dal 1925, in Somalia, il camiciotto degli zaptiè a piedi forma di stelle. I nazionali ivi impiegati utilizzavano bu-
– bianco di grande uniforme e kaky di servizio – era senza stina o turbante, giubba sahariana e siroual neri.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VII 29