Page 26 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA













            oltre 1.000 caduti e 800 feriti (513 caduti e 404 fe-
            riti tra i circa 1.580 nazionali e di 490 caduti e 400
            feriti tra gli àscari). Ad essi vanno aggiunti i circa
            100 familiari sui 200 presenti nel caposaldo, in
            gran parte mogli degli àscari che, come era costume
            nelle truppe coloniali italiane, svolgevano compiti
            logistici.
            Quella stessa giornata vide anche la fine del pre-
            sidio  di  Fercaber,  ove  operava  il  XIV  Btg.
            CC.NN.. Gran parte dei soldati e sottufficiali ita-
            liani fatti prigionieri a Culqualber fu trasferita in
            Sud Africa, dopo aver subito il saccheggio di de-
            naro e effetti personali, mentre quasi tutti gli uffi-
            ciali andarono a finire nei POW Camps di Yol in
            India, e di Eldoret e Londiani in Kenya.
            Durante quest’ultima difesa non si distinsero solo
            i carabinieri. Dei comandanti di battaglione ca-
            duti furono decorati con l’oro al valor militare il
            Maggiore Serranti e il Maggiore Garbieri, co-
            mandante il LVXII Btg. Coloniale. Aveva servito
            nella Grande Guerra nella Brigata Sassari, di cui
            comandò un reparto di Arditi, ottenendo due me-
            daglie d’argento e una croce di guerra al valor mi-
            litare. Ferito e mutilato, si ritirò dal servizio nel
            1919, dedicandosi all'insegnamento. Nel 1935 si
            arruolò nella 6^ Divisione CC.NN. Tevere, com-
            battendo in Somalia e in Etiopia, guadagnando
            un’altra croce di guerra al valor militare. Richia-
            mato durante la 2a Guerra, ebbe il comando del
            LVXII. Fu ferito a morte mentre guidava gli uo-
            mini al contrattacco.
            Serranti, nonostante fosse stato ferito, radunò al-
            cuni militari e, impugnata la pistola, si gettò al
            contrattacco nel corso del quale un soldato suda-
            nese gli inferse un mortale colpo di baionetta al-
            l’addome.  Nato  a  Roma  il  25  maggio  1896,
            arruolatosi volontario nel 1915, partecipò alla 1a
            Guerra Mondiale come sottotenente di comple-
            mento del 26° Rgt. Artiglieria da campagna, me-
            ritando due medaglie di bronzo al valore militare.  IL MAGGIORE ALFREDO SERRANTI



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