Page 23 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA





            a secco e tronchi d’albero e, ove la roccia lo permetteva,  slocando accampamenti e magazzini. I risultati furono
            scavandovi nicchie munite di feritoie. Vennero messi in  eccellenti e oltre a provocare forti perdite, circa 200 uo-
            linea anche alcuni trattori che le Officine Monti di      mini, il nemico venne respinto oltre il torrente Gumerà
            Gondar avevano modificato con blindature di fortuna.     e furono predate armi, munizioni e vettovaglie. Le tra-
            Uno di tali mezzi, un Caterpillar battezzato Culqualber  sportarono, caricandosi all’inverosimile, le donne degli
            (il  gemello  Uolchefit era  nell’omonimo  presidio)  era  àscari che avevano seguito l’incursione. Il rientro imme-
            stato armato con mitragliatrici Schwarzlose e Fiat ’35  diato era sconsigliato per il pericolo di contrattacchi su
            che sparavano da apposite feritoie. L’aspetto di questo  terreno insidioso, nel quale a tratti l’erba elefante, più
            strano mezzo gli valse il soprannome di “porcospino”.   alta di un uomo a cavallo, inghiottiva i reparti rendendo
            All’inizio di agosto l’area a nord di Culqualber fu inte-  difficoltosa la marcia e nascondendo le insidie eventuali.
            ressata da infiltrazioni di irregolari abissini che, con ag-  Mentre gli Italiani si portavano sull’Amba Mariam, la
            guati,  cercavano  di  troncare  comunicazioni  e       posizione  tenuta  dai  carabinieri  venne  attaccata  sul
            rifornimenti da Gondar. Ugolini fece effettuare alcune   fianco est. La puntata nemica venne respinta e così il
            puntate offensive e un paio di queste, particolarmente   nemico non riuscì a far intervenire altre forze. A quel
            efficaci, meritarono la citazione nei Bollettini del Quar-  punto il rientro avvenne in formazione di combatti-
            tier Generale n. 433 e 434 dell’11 e 12 agosto. In set-  mento, con l’obbiettivo di raggiungere quanto prima il
            tembre le truppe britanniche provenienti da sud erano   previsto attestamento di emergenza entro il raggio di
            a ridosso del perimetro di Culqualber, che sondarono    azione delle artiglierie amiche. In retroguardia mossero
            con azioni di pattuglia. Subendone la reazione lo aggi-  i carabinieri che riuscirono a sventare altri tentativi
            rarono sui fianchi, tenendosi a distanza, fino a comple-  dell’avversario. Gli Italiani soffrirono comunque 36 ca-
            tare  l’accerchiamento  di  Fercaber  e  Culqualber  e  duti e 31 feriti, e l’azione fu menzionata dal Bollettino
            precludere i rifornimenti di viveri e acqua. Ugolini de-  del Quartier Generale n. 505 del 21 ottobre con parole
            cise una sortita per alleggerire la pressione e cercare ap-  di elogio per: “… Carabinieri Reali, i battaglioni Camicie
            provvigionamenti. Il 18 ottobre un reparto composto     Nere 14° e 240° ed il 67° battaglione coloniale”.
            da carabinieri e zaptiè, Camicie Nere e àscari attaccò e  Il destino dei due presidi era tuttavia segnato. Nei giorni
            conquistò le creste dell’Amba Mariam, a meno di una     seguenti gli assedianti, comandati dal Brigadier Colin
            decina di chilometri dalle linee, dove il nemico stava di-  Frederick Blackden, ebbero numerosi rinforzi: alcune



                Gli Italiani soffrirono comunque 36 caduti


                        e 31 feriti, e l’azione fu menzionata


              dal Bollettino del Quartier Generale n. 505



                    del 21 ottobre con parole di elogio per:


             “… Carabinieri Reali, i battaglioni Camicie Nere



                   14° e 240° ed il 67° battaglione coloniale”







                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VII  23
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