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CARABINIERI DA RICORDARE
GUERRA ITALO-ETIOPICA. I MILITARI DI ALCUNE SEZIONI DISLOCATE IN TERRITORIO ETIOPE
l’epoca, in quanto allo stesso veniva spesso associato il di Bologna. Antonio Mairo fu promosso al grado di
comando di una Stazione periferica. brigadiere il 31 ottobre del 1932, mentre qualche mese
Come è facile intuire, i primi anni di servizio di Antonio dopo, esattamente il 7 dicembre ’32 dovette raggiungere
Mairo nella Benemerita non furono certo facili, trat- Genova, ove avrebbe operato presso varie Stazioni di
tandosi di un contesto storico nel quale il Paese fu co- quella Legione. Ciò sino al settembre-ottobre del ’35,
stretto ad affrontare uno dei suoi periodi più drammatici, data nella quale il sottufficiale italo-argentino avrebbe,
caratterizzato dai forti turbamenti dell’ordine pubblico, purtroppo per lui, dovuto riprendere le armi, onde par-
ma soprattutto dall’avvento e dall’affermazione del fa- tecipare all’ennesimo conflitto. Per sommi capi ricor-
scismo. Proseguendo la carriera nell’Arma, alla quale fu diamo che il 3 ottobre del 1935 l’Italia dichiarò guerra
fortemente legato sino alla morte, troviamo che il nostro all’Etiopia, volendo dare sfogo all’espansionismo colo-
protagonista fu trasferito a Roma, presso quella Legione niale fascista. Com’è noto, la guerra “Italo-Etiopica” si
Allievi, a far data dal 26 gennaio del 1931, molto pro- sarebbe conclusa il 5 maggio del 1936, con l’occupazione
babilmente come istruttore delle reclute. In realtà si di Addis Abeba, da parte delle truppe italiane del Ge-
trattò di un incarico destinato a durare solo pochi mesi, nerale Pietro Badoglio, le quali, per fortuna, non subi-
in quanto già il successivo 10 luglio, Antonio dovette rono perdite gravosissime, mentre il Paese ne uscì con
rifare i bagagli per raggiungere la Legione territoriale le ossa rotte a causa delle sanzioni e dell’embargo de-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VII 65