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CARABINIERI DA RICORDARE
IL LUOGO DI SEPOLTURA DEI MILITARI CADUTI
Valor Militare “alla memoria”. Fu solo il 2 dicembre pensa concessa al povero Mairo, dalla quale appren-
del 1937 che il Capo di Gabinetto del Ministero della diamo ulteriori particolari dell’eccidio: «Comandante
Guerra, Colonnello Antonio Sorice, firmò una scarna di stazione Carabinieri, sede di residenza in territorio di
lettera, indirizzata al Comando Presidio Militare di recente conquista contribuiva con la parola e l’azione per-
Taranto, con la quale si comunicava che «La salma del sonale, durante sette ore di accanito combattimento, alla
brigadiere Mairo Antonio è stata sepolta nel fortino della difesa del fortino attaccato da preponderanti forze ribelli.
residenza di Arbì Ghebia», pregando, nel contempo, Pur ferito gravemente alla testa da un colpo di scimitarra,
tale ufficio di darne partecipazione alla famiglia, che mentre col lancio di bombe a mano cercava di allontanare
evidentemente, lasciata l’Argentina, era tornata a vi- la pressione dei ribelli, continuava a combattere. Esaurite
vere a Massafra. Riguardo alla valorosa pagina scritta le munizioni si adunava con i superstiti attorno alla ban-
dai nostri Carabinieri in Etiopia osserviamo che, tut- diera innalzata al cielo nel centro del fortino, e li, fronte
tavia, i nastri azzurri per i valorosi difensori del for- al nemico, trovava morte gloriosa». Con tale atto veniva
tino di Arbì Ghebià sopraggiunsero solo a fine aprile posta la parola “fine” sulla storia personale e profes-
del 1939, per effetto di un apposito Regio Decreto e sionale del Brigadiere Antonio Mairo, morto a soli
che, purtroppo, non furono uguali per tutti. Mentre al trentasette anni, a migliaia di chilometri da Massafra,
valorosissimo Carabiniere Pazzaglia fu riconosciuta ma anche dalla sua natia Buenos Aires, che molto
quella d’oro, così come la ricevette lo stesso Capitano probabilmente – almeno ce lo auguriamo – avrà rivi-
Raimondo, la medaglia d’argento fu conferita al Bri- sto per l’ultima volta, in occasione di qualche licenza,
gadiere Mairo e al Carabiniere Medda, mentre una prima che quell’assurda guerra di conquista di una
medaglia di bronzo spettò al valoroso Zaptiè Gheren- terra altrui lo strappasse alla vita.
chiel. Quella che segue è la motivazione della ricom- Gerardo Severino
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VII 69