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CRONACHE DI IERI
Intorno alla
mezzanotte, le
guardie daziarie
fertile, si riorganizzarono ancora una volta in agguerrite
bande armate. E si mossero anche nella zona di Racal- di servizio, videro
muto, in provincia di Agrigento, il luogo che circa ses-
sant’anni dopo avrebbe dato i natali al grande letterato
Leonardo Sciascia, ispirandone gran parte delle opere. entrare in paese due
Già alla fine del 1861, in quell’area, serpeggiava uno
stato di profondo malessere sociale, soprattutto nell’area sconosciuti a dorso
dello zolfo, la più difficile e delicata di tutta la provincia,
dove il tasso di analfabetismo, a quel tempo, raggiungeva di due mule ben
livelli altissimi. Le miniere, infatti, erano covi di delitti
e ricettacolo di numerosi malfattori.
A partire da questi nascondigli, le nuove leve del bri- bardate, attraverso
gantaggio siciliano potevano avvalersi di prestigiose
quanto insospettabili coperture, siti e ville signorili, l’attuale corso
e in poco tempo portarono a termine una sequenza
impressionante di delitti. Di fronte a questa situa-
zione d’insicurezza sociale lo Stato tentò di porre un Garibaldi
freno adottando ancora la soluzione militare e raf-
forzando la presenza delle forze dell’ordine da lì ai
successivi decenni. Non a caso un colonnello dei geva una comitiva di giovani di ritorno da una festa.
Reali Carabinieri, comandante della zona militare di Intenti a far baldoria non fecero attenzione ai volti
“Girgenti”, in un appunto scrisse: “Racalmuto era un dei due, disperdendosi per le vie del paese. Poco più
paese tristissimo dove tutti i giorni succedevano reati di avanti, presso il quadrivio denominato Picataggi, per
sangue, furti e grassazioni”. la presenza di un noto palazzo, vicino alla chiesa di
Tra i tanti, l’episodio che mi accingo a ricordare, ac- San Pasquale, si trovavano in servizio di apposta-
cadde nella notte del 3 febbraio del 1913 al confine mento i Carabinieri Giovanni Fichera, originario di
con l’abitato di Milocca (attuale Milena), Comune a Catania, e Giovan Battista Bertuccio del messinese,
nord di Racalmuto. arrivati da pochi giorni a Racalmuto in supporto alle
Intorno alla mezzanotte, le guardie daziarie di servi- forze presenti. I due militari si accorsero dell’inusuale
zio, videro entrare in paese due sconosciuti a dorso presenza e intimarono ai due viandanti di fermarsi
di due mule ben bardate, attraverso l’attuale corso per un controllo. Questi ultimi risposero con cinque
Garibaldi. I due erano incappucciati, avvolti in man- colpi di arma da fuoco che uccisero all’istante il Ca-
telli e avevano un atteggiamento signorile. Oltrepas- rabiniere Fichera e ferirono gravemente il Bertuccio,
sata la piazza smontarono, consegnando gli animali il quale trascinandosi carponi, potè fare appena una
ad altri due sconosciuti che certamente si trovavano ventina di metri prima di ricadere al suolo esanime.
lì ad attenderli, e che non appena ebbero in consegna Secondo il racconto di alcuni cittadini, prima di spi-
le bestie si allontanarono lasciando che i due visitatori rare emise fiochi lamenti di aiuto ma il suo appello
proseguissero a piedi. In quel momento sopraggiun- rimase inascoltato.
44 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VII