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CRONACHE DI IERI
di GIOVANNI SALIERNO
seo, ridente e graziosa cittadina situata a pochi pezzo di cartone legato con un filo di ferro al paraurti
chilometri da Brescia, è sempre stata meta di dell’auto. Non era la prima volta che un’auto con una
turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il targa del genere girasse da quelle parti. Il mattino se-
clima mite, il buon cibo, la possibilità di lunghe guente, durante le operazioni di riapertura del ristorante
Ipasseggiate intorno all’omonimo lago o tra i l’inserviente notava nuovamente l’auto parcheggiata,
sentieri delle colline astanti hanno sempre contribuito nello stesso spazio antistante il locale, ma in una
a rendere tale luogo affascinante e ideale per trascorrere posizione diversa. Segno inequivocabile che l’auto era
le giornate all’insegna del riposo e dello svago. Ancora stata utilizzata durante la notte. L’episodio si ripeteva
oggi a Iseo si vive serenamente e in maniera spensierata. anche la sera successiva. Durante la notte l’Alfa Giulia
Una cittadina tranquilla. Tuttavia, nel maggio del 1971, veniva nuovamente utilizzata e riposizionata il mattino
è avvenuto un episodio legato alla criminalità locale successivo in una differente area del parcheggio. A
che ha sconvolto l’intera comunità e rivelandosi fatale questo punto i proprietari del ristorante, messi al
per il Maresciallo Capo Luigi Di Bernardo, allora, corrente dell’episodio, ritenevano opportuno avvertire
Comandante della locale Stazione Carabinieri. i carabinieri della locale Stazione. Ricevuta la segnala-
Agli inizi degli anni settanta del secolo scorso, villeg- zione, il comandante, Maresciallo Capo Luigi Di Ber-
gianti e locali si ritrovavano presso le sale del ristorante nardo, immediatamente si portava sul posto e iniziava
“Riviera” ubicato nella frazione di Clusane per assaporare gli accertamenti di rito sull’autovettura. Dalle prime
i piatti tipici del posto. Il ristorante restava aperto fino verifiche il Di Bernardo scopriva che la targa dell’auto
a tarda sera. All’atto della chiusura, proprietari e inser- non era una superficiale e ingenua ricostruzione della
vienti erano soliti dare un’occhiata intorno al locale targa originale, ma, la stessa, risultava contraffatta. In
per accertare che non vi fosse nulla di sospetto. Così la realtà il veicolo era targato BG 228211 ed era stato
sera del 22 maggio 1971, nel chiudere la saracinesca rubato in località Treviglio in provincia di Bergamo. Il
del ristorante, un’inserviente notava nel parcheggio proprietario ne aveva regolarmente denunciato il furto
adiacente un Alfa Giulia 1750. Ad attirare l’attenzione alcuni giorni prima. Inoltre, nel bresciano, durante le
dell’uomo era stata la targa dell’autoveicolo: MI 147533. notti in questione, erano stati commessi una serie di
Lettere e numeri erano scritti con vernice nera su un furti in abitazioni. Gli autori erano stati visti fuggire
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VII 47