Page 38 - Notiziario Storico 2022-4
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PAGINE DI STORIA













            Capitano Heidrich Gerlach, atterra nell’unico fazzoletto  Skorzeny. Rudolph Rahn, futuro ambasciatore del Reich
            di  prato  disponibile  davanti  all’albergo.  Il  minuscolo  presso la Repubblica Sociale di Salò, lo incontrò a Mo-
            aereo deve trasportare Mussolini a Pratica di Mare ove  naco e ne ricavò l’impressione «di un uomo abbattuto e
            egli si imbarcherà su un altro aereo, destinazione Vienna.  stanco, pienamente conscio della situazione disperata in cui
            Il Duce non ne è al corrente e pensa che finalmente      si trovava». Del resto anche Antichi e il Vicebrigadiere
            potrà raggiungere la sua famiglia alla Rocca delle Ca-  Accetta, pochi istanti prima del decollo da Campo Im-
            minate. Il pensiero gli allevia la preoccupazione che gli  peratore,  notarono  che  Mussolini  appariva  come  un
            suscita il viaggio a bordo di quel piccolissimo velivolo,  «uomo ormai anziano, stanco, dominato dagli eventi» con
            accresciuta dal fatto che il gigantesco Skorzeny vuole a  il  volto  segnato  da  «un mesto sorriso…il sorriso di un
            tutti i costi prender posto sulla Cicogna. Così appesan-  uomo liberato da mano straniera e consapevole di aver tra-
            tito, l’aereo riesce a fatica a decollare grazie all’abilità  scinato nel baratro la patria».
            del suo pilota e di alcune azzardate manovre che è co-  La sera del 18 settembre, a sei giorni dalla liberazione,
            stretto  ad  effettuare.  Un’ora  e  mezza  dopo  Gerlach  dopo un periodo che egli stesso definirà di «isolamento
            prende terra a Pratica di Mare. Pochi istanti prima del  morale» il Duce parla dai microfoni di Radio Monaco.
            decollo, Skorzeny aveva chiesto a Mussolini da chi fosse  Si rivolge agli italiani con voce stanca, flebile, quasi ir-
            composto il suo seguito. Il Duce rispondeva di essere   riconoscibile. Il suo è un lungo e faticoso monologo,
            stato  sempre  accompagnato  dall’Ispettore  Gueli,  dal  che assume il valore di una cronistoria degli eventi che
            Tenente Faiola e dal Maresciallo Antichi, sicché Skor-  lo hanno coinvolto dal suo ultimo incontro con il re
            zeny annuiva. A tal proposito Antichi ricordò: «Noi tre  alla  sua  liberazione.  È  la  narrazione  di  vicende  che
            ci guardiamo negli occhi: cosa significa quella domanda e,  hanno  marcato  il  destino  dell’Italia,  che  hanno  con-
            soprattutto, cosa significa quel va bene del tedesco. Il tenente  trassegnato gli istanti più drammatici e difficili del Paese
            Faiola ha il mio stesso pensiero: lo vedo mormorare qualcosa  in  un  clima  di  assoluta  incertezza,  di  incontrollabili
            all’orecchio di Gueli, poi si allontana, torna nell’albergo».  pressioni, di complessiva indeterminatezza e di disin-
            A quel punto, il Maresciallo Antichi riusciva ad avvici-  tegrazione istituzionale, frangenti in cui vennero assunte
            nare Mussolini: «…lo chiamo da una parte, trovo modo di  decisioni  complesse  e  azzardate,  probabilmente  non
            parlargli a quattrocchi da uomo a uomo. So che non può  sempre adeguate ed efficaci, ma le migliori possibili per
            portarmi rancore, so che mi stima. “Io sono di Pavullo nel  chi le determinò. Mussolini doveva essere consegnato
            Frignano – gli dico – Questa gente, i miei antenati mi  o giustiziato? Si è fatto a sufficienza per impedirne la
            hanno sempre insegnato ad odiarla, se mi portate con voi,  liberazione? Non possiamo giudicare oggi ciò che è av-
            portate un nemico, vi prego lasciarmi al mio destino». Mus-  venuto oltre 70 anni fa. Finanche per gli storici sarebbe
            solini gli rispondeva: «Va bene caro Antichi, va bene. Mi  audace formulare un giudizio oggettivo e indiscutibile.
            ricorderò di te».  La  sera  dello  stesso  giorno,  il  Duce  Per cui vanno rispettate le scelte di chi visse in prima
            giunge a Vienna da dove la mattina seguente parte per   persona quei rovinosi e sinistri momenti in cui qualsiasi
            Monaco di Baviera. Lì, all’aeroporto, lo attendono un   decisione presa poteva rivelarsi quella sbagliata.
            Führer entusiasta, il figlio Vittorio e un manipolo di ir-  Piace concludere riportando le citazioni dei due mag-
            riducibili gerarchi, oltre alla moglie Rachele e ai figli  giori protagonisti di quei terribili giorni. Essi, pur da
            Romano e Anna Maria. Coloro che si imbatterono in       fronti opposti, riassumono efficacemente un giudizio
            Mussolini nei giorni successivi alla sua liberazione si  condiviso,  quello  sulla  tradizionale  compostezza  del-
            trovarono al cospetto di un uomo «dall’aspetto grave-   l’Arma, sul suo sobrio agire istituzionale, sulla sua pro-
            mente malato, forse, per sempre finito» come  lo  definì  verbiale affidabilità rinnovatasi in uno dei momenti più



            38 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VII
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