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CRONACHE DI IERI
di ENRICO CURSI
a sera del 21 giugno 1945 Vezzani Igino, gestore oltre l’orario consentito, i carabinieri avrebbero cercato
all’albergo Aurora, avvertì il pubblico che, av- lui e nessun altro. Così, dopo aver con insistenza invi-
L vicinandosi la mezzanotte, doveva chiudere. tato ancora una volta i paracadutisti presenti ad uscire,
Tra gli avventori c’era il paracadutista inglese Pietro intorno alle mezzanotte e un quarto, il locale venne
Biorchmann, autista del Capitano Birch ufficiale di col- chiuso senza alcun incidente.
legamento inglese, che chiese di tenere ancora aperto. Seccato per l’epilogo, Biorchmann si rivolse ai paraca-
Nello storico complesso, prima teatro e poi importante dutisti dicendo “andiamo noi dai carabinieri”. Raggiunto
albergo della nobiltà europea di inizio secolo, il militare il presidio militare suonò al campanello della porta d’in-
inglese era in compagnia di alcuni paracadutisti italiani gresso. Dalla finestra della propria stanza il Vicebri-
dello Squadrone F “Recce”. I militari italiani si trova- gadiere Antonio Basile, rientrato poco prima da un
vano acquartierati a Fiesole in attesa dello scioglimento servizio di pattuglia al seguito del Maresciallo Giu-
della loro unità che valorosamente aveva combattuto seppe Tennirelli, comandante della Stazione, si affacciò
per la riconquista del Paese con il Corpo di Liberazione. e scorse i paracadutisti.
Solo due mesi prima si era conclusa la rischiosa opera- Raggiunto il giardino, al vicebrigadiere, che aveva
zione “Herring 1”. Tredici aerei americani avevano pa- aperto lo spioncino del cancello per verificare cosa
racadutato oltre le linee nemiche poco più di duecento fosse accaduto, venne chiesto di accorrere all’albergo
parà italiani delle Squadrone F “Recce” e della Centuria Aurora dove era scoppiata una violenta rissa fra para-
Nembo. L’operazione, nonostante le numerose diffi- cadutisti italiani e militari alleati. Senza aprire la porta,
coltà incontrate, si era conclusa registrando un ampio il sottufficiale informò, immediatamente, il coman-
successo. Nonostante il clima di euforia dei paracadu- dante della Stazione. Quest’ultimo, avendo potuto
tisti, il gestore non cambiò idea e invitò i militari ad constatare che presso l’albergo non si trovavano militari
uscire. Biorchmann e alcuni uomini dello Squadrone alleati e conoscendo i metodi dei paracadutisti, in-
F “Recce” cercarono di convincere Vezzani dicendo che tuendo che poteva trattarsi di un falso allarme, non
se fossero arrivate le autorità ne avrebbero risposto ritenne opportuno abbandonare la caserma di notte,
loro. Ma nonostante ciò il gestore fece presente, nuo- anche in ragione del fatto che una pattuglia della Sta-
vamente, che qualora l’esercizio fosse restato aperto zione si trovava in servizio perlustrativo.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VII 27