Page 27 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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CRONACHE DI IERI



















                                                          di ENRICO CURSI

















                    a sera del 21 giugno 1945 Vezzani Igino, gestore  oltre l’orario consentito, i carabinieri avrebbero cercato
                    all’albergo Aurora, avvertì il pubblico che, av-  lui e nessun altro. Così, dopo aver con insistenza invi-
            L vicinandosi la mezzanotte, doveva chiudere.           tato ancora una volta i paracadutisti presenti ad uscire,
            Tra  gli  avventori  c’era  il  paracadutista  inglese  Pietro  intorno alle mezzanotte e un quarto, il locale venne
            Biorchmann, autista del Capitano Birch ufficiale di col-  chiuso senza alcun incidente.
            legamento inglese, che chiese di tenere ancora aperto.   Seccato per l’epilogo, Biorchmann si rivolse ai paraca-
            Nello storico complesso, prima teatro e poi importante  dutisti dicendo “andiamo noi dai carabinieri”. Raggiunto
            albergo della nobiltà europea di inizio secolo, il militare  il presidio militare suonò al campanello della porta d’in-
            inglese era in compagnia di alcuni paracadutisti italiani  gresso. Dalla finestra della propria stanza il Vicebri-
            dello Squadrone F “Recce”. I militari italiani si trova-  gadiere Antonio Basile, rientrato poco prima da un
            vano acquartierati a Fiesole in attesa dello scioglimento  servizio di pattuglia al seguito del Maresciallo Giu-
            della loro unità che valorosamente aveva combattuto     seppe Tennirelli, comandante della Stazione, si affacciò
            per la riconquista del Paese con il Corpo di Liberazione.  e scorse i paracadutisti.
            Solo due mesi prima si era conclusa la rischiosa opera-  Raggiunto  il  giardino,  al  vicebrigadiere,  che  aveva
            zione “Herring 1”. Tredici aerei americani avevano pa-  aperto  lo  spioncino  del  cancello  per  verificare  cosa
            racadutato oltre le linee nemiche poco più di duecento  fosse accaduto, venne chiesto di accorrere all’albergo
            parà italiani delle Squadrone F “Recce” e della Centuria  Aurora dove era scoppiata una violenta rissa fra para-
            Nembo. L’operazione, nonostante le numerose diffi-      cadutisti italiani e militari alleati. Senza aprire la porta,
            coltà incontrate, si era conclusa registrando un ampio  il  sottufficiale  informò,  immediatamente,  il  coman-
            successo. Nonostante il clima di euforia dei paracadu-  dante  della  Stazione.  Quest’ultimo,  avendo  potuto
            tisti, il gestore non cambiò idea e invitò i militari ad  constatare che presso l’albergo non si trovavano militari
            uscire. Biorchmann e alcuni uomini dello Squadrone      alleati  e  conoscendo  i  metodi  dei  paracadutisti,  in-
            F “Recce” cercarono di convincere Vezzani dicendo che   tuendo che poteva trattarsi di un falso allarme, non
            se  fossero  arrivate  le  autorità  ne  avrebbero  risposto  ritenne opportuno abbandonare la caserma di notte,
            loro. Ma nonostante ciò il gestore fece presente, nuo-  anche in ragione del fatto che una pattuglia della Sta-
            vamente,  che  qualora  l’esercizio  fosse  restato  aperto  zione si trovava in servizio perlustrativo.



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