Page 33 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA
PARTICOLARE DI BOZZETTO
SULLE UNIFORMI DEI CARABINIERI
(MUSEO DI CASTEL S. ANGELO - ROMA)
Prezioso fu il suo contributo nel settore delle car-
toline militari; si può dire che in Italia sia stato
l’iniziatore del genere: è infatti suo il bozzetto
della prima cartolina “reggimentale” vera e propria,
cioè quello che rievocava un episodio legato alla
Brigata “Cuneo” (7° ed 8° reggimento Fanteria)
nel corso della battaglia di San Martino, bozzetto
che risale al 1897.
Di particolare interesse sono anche la serie di
25 disegni che riproducono le varie uniformi
italiane dalla Repubblica Cisalpina al Regno
d’Italia, le 20 tavole con le uniformi che i mili-
tari dell’Esercito Piemontese indossarono du-
rante la campagna del 1859 e, in particolare, le
sequenze pittoriche dedicate alla vita di Gari-
baldi e alle numerose battaglie, episodi e perso-
naggi del Risorgimento.
Agli inizi del XX secolo, Quinto Cenni comin-
ciò a raccogliere gli elementi per una grande Sto-
ria illustrata delle Guerre di Indipendenza d’Italia,
proprio quando il Paese si trovò improvvisa-
mente coinvolto nel primo Conflitto Mondiale.
All’epoca era ormai troppo avanti negli anni per
seguire da vicino i combattimenti come avrebbe
ardentemente desiderato, a sostegno della Patria
teressante. A parte il caso della Mostra Eucaristica, in a lui tanto cara. Perciò, non potendo prendere parte
realtà il Cenni raramente partecipò ad esposizioni d’arte: alla guerra, pensò di dare inizio ad una pubblicazione
lo fece a Milano, nel 1872, con il quadro Il combattimento sugli aventi bellici in corso. Al riguardo è interessante
di Piazza Vendome a Parigi tra Versagliesi e Cominardi e una cartolina scritta di suo pungo ed indirizzata al col-
nel 1881 all’Esposizione Nazionale di Belle Arti con La lezionista e noto studioso di uniformologia, Avv. Co-
Battaglia di San Martino. Un altro importante lavoro fu stante Giraud di Torino. Nella missiva, datata 22 aprile
quello che vide impegnato Cenni dal 24 marzo 1912 al 1916 e spedita da Milano dalla sua nuova residenza in
7 aprile 1913, quando pubblicò a dispense, poi riunite via Settala n. 51, l’artista espresse tutto il rammarico
in un volume, sempre con i tipi della Casa E. Berardi & di non poter realizzare il suo programma: «aspettavo
C. di Milano, l’Album della guerra Italo-Turca e della con- di poterle dare un giorno la notizia di una mia pubblica-
quista della Libia. Anche in questo caso fu prezioso l’aiuto zione sulla guerra, ma le difficoltà del momento manda-
del figlio Italo; si trattava di una pubblicazione di alto rono a monte, dopo un via vai di alcuni mesi, il
valore documentario che, con il corredo di 20 tavole meraviglioso progetto».
fuori testo e moltissimi disegni, ritratti, figurini e schizzi, Durante gli anni della guerra, si ritirò nella quiete di
rievocava giorno per giorno tutte le fasi della campagna, una casa a Carate Brianza, dove continuò a lavorare ai
sia per quanto concerne l’Esercito che la Marina. suoi disegni ma, sentendosi dimenticato come pittore e
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