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le vendite risultarono spesso passive. Alla redazione segni e dipinti a carattere uniformologico e storico-mi-
dell’opera presero parte anche i figli Italo ed Elda che litare: nel tempo divenne anche un avido collezionista
si prodigarono non poco a sostegno del progetto paterno di quegli stessi soggetti che lo appassionavano e che
che, ancora oggi, rimane un capolavoro indiscusso: ric- provenivano da varie epoche. Raccolse un’enorme quan-
chissimo di disegni, di figurini, nonché di tavole fuori tità di figurini di uniformi militari d’ogni forza armata,
testo di cui molte a colori, contenenti episodi di militari periodo e nazione. Nel 1891 egli stesso calcolò di pos-
e fatti d’arme, realizzati con una maestria e una scru- sedere oltre 20.000 esemplari. Si trattava di una colle-
polosità di cui solo Quinto Cenni era capace. zione davvero imponente che abbracciava un periodo
Il primo fascicolo della rivista riportava la data del 1° che andava dal 1650 fino all’epoca a lui contemporanea,
gennaio 1887. Fu pubblicato presso il Vallardi, in via S. una miniera inesauribile di preziose notizie uniformo-
Margherita n. 9, in Milano e conteneva un breve articolo logiche, un patrimonio inestimabile per gli studiosi e
di presentazione scritto dallo stesso artista e intitolato per i collezionisti. Tutto meticolosamente raccolto in
Il nostro programma, in cui affermava: «il programma albi e cartelle, talvolta schizzati su fogli occasionali, sui
dell’“Illustrazione militare Italiana” è semplicissimo. Fare, quali puntualmente Cenni riportava annotazioni con
cioè, tutto quel meglio che dal concorso gentile del pubblico la sua minuta inconfondibile calligrafia. Forse fu questo
le verrà consentito ad onor dell’Esercito e della Marina ed il maggiore capolavoro che lo collocò in una posizione
a ricordo delle nostre tradizioni militari». Programma che di preminenza assoluta nella figurinistica militare: fau-
il Cenni fece di tutto per realizzare e sviluppare, con tore di un immane patrimonio artistico acquistato nel
particolare riferimento alle tradizioni militari patrie, al 1950 dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore del-
periodo risorgimentale denso delle sue battaglie, non l’Esercito e catalogato come Codice Cenni, una collezione
mancando di rievocare, a tempo debito, anche la prima unica ed irripetibile nel suo genere. La raccolta, messa
campagna d’Africa. in vendita dal figlio Italo, era stata catalogata in 25 al-
Nel gennaio 1894 la rivista, pur continuando ad avere bum, alcuni di carta da disegno leggera e resistente,
sede a Milano, si spostò in Corso di Porta Nuova n. 9, altri addirittura di pagine di registri contabili, gremite
cioè presso la stessa abitazione del Cenni; la stampa fu di personaggi in uniformi degli Stati preunitari e del-
affidata alla tipografia Oliani & C. All’epoca, l’Illustra- l’Italia unita, delle nazioni europee, dell’Africa, dell’Asia,
zione Militare Italiana, diretta personalmente dal Cenni, dell’America e dell’Oceania che diedero vita ad un vero
era tra le più brillanti in circolazione. Da subito era e proprio codice dell’uniformologia. Erano migliaia i
stata accolta con grande favore, anche se non ebbe quella soggetti ritratti in atteggiamenti tutti differenti: a piedi,
diffusione e quegli appoggi che meritava: ebbe comun- a cavallo, a gruppi, isolati, indistinti in formazioni com-
que abbonati e corrispondenti, non solo in Italia, ma plesse, coloratissime e minuziosissime che codificarono
anche in numerose città d’Europa, in America ed in lo stile ed il gusto insuperato di un grande artista.
Australia, con i quali l’artista tenne una fittissima cor- A dire il vero, al di là dell’importanza storica e militare
rispondenza su argomenti storici, militari ed unifor- caratteristiche della sua opera, l’arte di Quinto Cenni
mologici. La sua fama crebbe al punto che, negli am- aveva come punto di forza la pregnanza dell’aspetto
bienti intellettuali e di settore, era ormai noto che a umano, costante nei suoi modelli. Mancava quella con-
Milano vi fosse uno studioso, pittore e figurinista d’ec- notazione epica che, fino a quel momento, aveva carat-
cellenza di grandi competenze. terizzato le raffigurazioni militari di altri artisti: Quinto
In realtà, nel corso della sua lunga carriera, la passione Cenni amava ritrarre i singoli episodi, talvolta anche
di Cenni non si limitò soltanto alla realizzazione di di- modesti, con immediatezza e naturalezza, a discapito
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