Page 31 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA













            le  vendite  risultarono  spesso  passive.  Alla  redazione  segni e dipinti a carattere uniformologico e storico-mi-
            dell’opera presero parte anche i figli Italo ed Elda che  litare: nel tempo divenne anche un avido collezionista
            si prodigarono non poco a sostegno del progetto paterno  di quegli stessi soggetti che lo appassionavano e che
            che, ancora oggi, rimane un capolavoro indiscusso: ric-  provenivano da varie epoche. Raccolse un’enorme quan-
            chissimo di disegni, di figurini, nonché di tavole fuori  tità di figurini di uniformi militari d’ogni forza armata,
            testo di cui molte a colori, contenenti episodi di militari  periodo e nazione. Nel 1891 egli stesso calcolò di pos-
            e fatti d’arme, realizzati con una maestria e una scru-  sedere oltre 20.000 esemplari. Si trattava di una colle-
            polosità di cui solo Quinto Cenni era capace.           zione davvero imponente che abbracciava un periodo
            Il primo fascicolo della rivista riportava la data del 1°  che andava dal 1650 fino all’epoca a lui contemporanea,
            gennaio 1887. Fu pubblicato presso il Vallardi, in via S.  una miniera inesauribile di preziose notizie uniformo-
            Margherita n. 9, in Milano e conteneva un breve articolo  logiche, un patrimonio inestimabile per gli studiosi e
            di presentazione scritto dallo stesso artista e intitolato  per i collezionisti. Tutto meticolosamente raccolto in
            Il nostro programma,  in  cui  affermava:  «il programma  albi e cartelle, talvolta schizzati su fogli occasionali, sui
            dell’“Illustrazione militare Italiana” è semplicissimo. Fare,  quali puntualmente Cenni riportava annotazioni con
            cioè, tutto quel meglio che dal concorso gentile del pubblico  la sua minuta inconfondibile calligrafia. Forse fu questo
            le verrà consentito ad onor dell’Esercito e della Marina ed  il maggiore capolavoro che lo collocò in una posizione
            a ricordo delle nostre tradizioni militari». Programma che  di preminenza assoluta nella figurinistica militare: fau-
            il Cenni fece di tutto per realizzare e sviluppare, con  tore di un immane patrimonio artistico acquistato nel
            particolare riferimento alle tradizioni militari patrie, al  1950  dall’Ufficio  Storico  dello  Stato  Maggiore  del-
            periodo risorgimentale denso delle sue battaglie, non   l’Esercito e catalogato come Codice Cenni, una collezione
            mancando di rievocare, a tempo debito, anche la prima   unica ed irripetibile nel suo genere. La raccolta, messa
            campagna d’Africa.                                      in vendita dal figlio Italo, era stata catalogata in 25 al-
            Nel gennaio 1894 la rivista, pur continuando ad avere   bum,  alcuni  di  carta  da  disegno  leggera  e  resistente,
            sede a Milano, si spostò in Corso di Porta Nuova n. 9,  altri addirittura di pagine di registri contabili, gremite
            cioè presso la stessa abitazione del Cenni; la stampa fu  di personaggi in uniformi degli Stati preunitari e del-
            affidata alla tipografia Oliani & C. All’epoca, l’Illustra-  l’Italia unita, delle nazioni europee, dell’Africa, dell’Asia,
            zione Militare Italiana, diretta personalmente dal Cenni,  dell’America e dell’Oceania che diedero vita ad un vero
            era  tra  le  più  brillanti  in  circolazione.  Da  subito  era  e proprio codice dell’uniformologia. Erano migliaia i
            stata accolta con grande favore, anche se non ebbe quella  soggetti ritratti in atteggiamenti tutti differenti: a piedi,
            diffusione e quegli appoggi che meritava: ebbe comun-    a cavallo, a gruppi, isolati, indistinti in formazioni com-
            que abbonati e corrispondenti, non solo in Italia, ma   plesse, coloratissime e minuziosissime che codificarono
            anche in numerose città d’Europa, in America ed in      lo stile ed il gusto insuperato di un grande artista.
            Australia, con i quali l’artista tenne una fittissima cor-  A dire il vero, al di là dell’importanza storica e militare
            rispondenza  su  argomenti  storici,  militari  ed  unifor-  caratteristiche della sua opera, l’arte di Quinto Cenni
            mologici. La sua fama crebbe al punto che, negli am-    aveva  come  punto  di  forza  la  pregnanza  dell’aspetto
            bienti intellettuali e di settore, era ormai noto che a  umano, costante nei suoi modelli. Mancava quella con-
            Milano vi fosse uno studioso, pittore e figurinista d’ec-  notazione epica che, fino a quel momento, aveva carat-
            cellenza di grandi competenze.                          terizzato le raffigurazioni militari di altri artisti: Quinto
            In realtà, nel corso della sua lunga carriera, la passione  Cenni amava ritrarre i singoli episodi, talvolta anche
            di Cenni non si limitò soltanto alla realizzazione di di-  modesti, con immediatezza e naturalezza, a discapito



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VII  31
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