Page 26 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA
La bellezza dei suoi
schizzi lo posero
Quinto fu il quinto di undici figli (di qui il nome): all’attenzione del
Francesco, il primogenito che morì da bambino; Ercole
che divenne ufficiale geodetico dell’Istituto Geografico padre che intravide
Militare di Firenze; Giovannina; Luigi, divenuto can-
celliere della Cassazione di Napoli; Quinto; poi venne
una Caterina, Pia e altri due Francesco, entrambi morti nel ragazzo il
da bambini. Quinto fu un bambino molto carino e de-
scuole pubbliche, mettendo subito in mostra la sua par- desiderio di inseguire
licato, come egli stesso diceva, frequentò con profitto le
ticolare propensione per il disegno. Egli stesso raccon-
tava che all’età di undici anni, dagli spalti della rocca con sicura caparbietà
d’Imola, amava osservare e ritrarre le sfilate e le manovre
delle truppe pontificie: «abbagliato come chi vede a un la carriera artistica,
tratto qualche cosa di più che straordinario».
La bellezza dei suoi schizzi lo posero all’attenzione del
padre che intravide nel ragazzo il desiderio di inseguire perciò gli offrì, quale
con sicura caparbietà la carriera artistica, perciò gli offrì,
quale fonte di ispirazione, La storia di Napoleone, di fonte di ispirazione,
Laurent de l’Ardèche, illustrata da Orazio Vernet che,
pur contenendo immagini in bianco e nero, lasciava La storia di
trasparire tutto il pathos e l’anima dei singoli soldati ri-
tratti che esercitarono su Quinto un fascino magnetico.
Quell’attrazione fu tale che il Vernet divenne per il gio- Napoleone illustrata
vane artista una vera e propria fonte di ispirazione, un
modello cui ambire e, magari, superare. da Orazio Vernet
Il suo primo insegnante di disegno fu Gugliemo Ma-
gistretti che gli fornì le nozioni e le basi della figurazione.
Ben presto, delle spiccate doti di Quinto si accorse Per le ristrettezze economiche in cui versava, Quinto
anche un certo conte Aria di Imola, grande appassionato pensò di formulare una richiesta di sussidio all’Ammi-
d’arte che incoraggiò il ragazzo e lo sostenne, seppur nistrazione Comunale della sua città natale, in cambio
per breve tempo, nei suoi studi. di una composizione artistica. La domanda giunse ad
Purtroppo la prematura morte del padre nel 1856, all’età Imola l’8 marzo 1862 e, nonostante l’impegno dell’allora
di cinquantotto anni, fece cadere la famiglia in disgrazia, sindaco Scarabello che era un accanito sostenitore del-
tanto che Quinto, assieme ai fratelli e alla giovane madre l’artista, la richiesta fu discussa in Consiglio solo il 24
si trasferì a Bologna dove, nel 1862, cominciò a fre- novembre successivo, con l’esito di un sussidio di sole
quentare l’Accademia delle Belle Arti di San Luca e Lire 10 mensili. Poiché l’elargizione comunale ebbe una
dove si distinse subito per particolari meriti al seguito durata annuale, il successivo 10 ottobre 1863, il pro-
di Napoleone Angiolini e Antonio Mussi, insegnanti mettente artista fu costretto a rinnovare la domanda,
di figura e del milanese Francesco Ratti, titolare della facendo pervenire all’Amministrazione anche un’atte-
prima cattedra ufficiale di xilografia in Italia. stazione, davvero lusinghiera, del prof. Antonio Muzzi.
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