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PAGINE DI STORIA













            era  piena  di “nuclei armati pronti ad intervenire con  chiusura complessiva dell’attività istruttoria nel feb-
            azioni di disturbo contro gli alleati e a stroncare, con ogni  braio del 1945 con il rinvio a giudizio di 88 imputati.
            mezzo, la resistenza comunista in caso di ripiegamento  Gran parte degli arrestati nel frattempo  era stata in-
            delle truppe anglo-americane”.                          viata a Napoli, su richiesta dell’Ufficio «I» del Co-
            Le attività di indagine sull’ufficiale, che poi portarono  mando  Supremo  al  quale,  tra  maggio  e  giugno  del
            al suo arresto, furono anche velocizzate da tentativi,  1944, era stata inviata documentazione relativa alle
            non riusciti, di sabotaggi ad alcuni ponti della provin-  indagini svolte. I molteplici interrogatori cui furono
            cia. Assieme ad arresti e sequestri di materiale esplo-  sottoposti, pur aggiungendo elementi probatori nuovi,
            dente, per quei fatti, fu arrestato anche l’ex tenente di  non modificarono l’impianto accusatorio che, nel frat-
            fanteria che, sin da subito, indirizzò gli inquirenti verso  tempo si era andato delineando. Tutti attestarono l’esi-
            il capoluogo regionale. Dalle sue ammissioni vi furono  genza,  sentitissima,  di  procurarsi  armi  e  munizioni
            numerosi arresti di fascisti catanzaresi. Tra loro militari,  che peraltro, nella situazione, erano di facile reperibi-
            ex militari, studenti e professionisti.                 lità poiché disperse pressochè ovunque dai reparti del
            In tutto, tra i mesi di aprile e maggio 1944 furono ar-  Regio Esercito che, dopo l’armistizio, si era ritirato.
            restate  70  persone  accusate  di  vari  reati,  fra  i  quali  Molti confermarono l’esistenza di organizzazioni di
            quello di associazione sovversiva. Analoghe indagini,   “Resistenza” di stampo fascista soprattutto nel cosen-
            con decine di arresti, furono effettuate anche dai Ca-  tino e nel catanzarese. Come disse uno degli arrestati
            rabinieri di Cosenza e Crotone. Ci si rese conto che le  occorreva “dare vita a un partito d’ordine con precetti
            varie attività di sabotaggio ed i vari nuclei erano tutti  fascisti purgati delle scorie che si manifestarono in venti-
            riuniti sotto un’unica regia. Ai catanzaresi, guidati da  due anni di regime fascista e che portarono alla caduta
            un docente di lettere, si univano i crotonesi, guidati e  del regime stesso”. Questo partito avrebbe dovuto “colla-
            finanziati da un marchese e i cosentini guidati da un   borare con gli organi di polizia in caso di torbidi e con le
            avvocato che, per esperienza di partito e carisma, era  truppe tedesche”.
            probabilmente il referente del principe Pignatelli in   Sul ruolo di referente dei singoli gruppi e, a salire, di
            Calabria. L’avvocato, forse compresa l’emersione del    responsabile  delle  attività  clandestine  calabresi  in
            suo coinvolgimento, tentò di fuggire ma fu preso ed     capo all’avvocato cosentino, vi furono invece diversi
            arrestato da elementi del SIM (Servizio Informazioni    distinguo volti, ovviamente, a rendere meno pesanti
            Militari)  a  Bari  il  16  maggio  1944.  Fu,  unico  tra  i  le singole posizioni, con uno “scaricabarile” tra i vari
            “congiurati”,  portato  a  Roma,  ove  rimase  due  mesi  esponenti, ognuno dei quali ammetteva anche orgo-
            nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’intel-  gliosamente la propria appartenenza all’organizza-
            ligence  britannica  (evidentemente  conscia  dell’im-  zione e la ricerca e reperimento di armi ma nessuno
            portanza del suo ruolo).                                si assumeva la responsabilità della gestione e guida
            Finiva  così  la  prima  fase  delle  indagini  dell’Arma,  dei gruppi.
            svolte esclusivamente d’iniziativa. Gli arrestati e tutte  Così  anche  l’avvocato  negò  vigorosamente,  seppur
            le attività investigative compiute furono messe a di-   molti rapporti dei Carabinieri di Cosenza ma anche
            sposizione dell’Autorità Giudiziaria militare italiana  del SIM dicessero il contrario.
            e, in parte, alleata. Il Procuratore militare, Colonnello  In definitiva, probabilmente, seppur la regia teorica
            Trotta, assunse la direzione delle indagini e continuò  fosse unica, di fatto i singoli gruppi e nuclei erano
            su quel solco, delegando in più circostanze interrogatori  ancora ad uno stato di organizzazione ed attivazione
            ed altri atti investigativi all’Arma fino a giungere alla  poco più che embrionale dove, addirittura, gli atti di



            18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VII
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