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PAGINE DI STORIA
LA RIORGANIZZAZIONE DEL FASCISMO Le indagini
CALABRESE E LE INDAGINI
condotte dai
DI CONTRASTO
Dopo i fatti del 25 luglio 1943 e, soprattutto, dopo l’8
settembre con l’inevitabile rovescio militare, in Calabria Carabinieri Reali
lo scontro politico divenne particolarmente acceso so-
prattutto perché il fascismo locale cercò immediata-
mente di riorganizzarsi anche in forma clandestina. Le della Legione di
indagini condotte dai Carabinieri Reali della Legione
operativi clandestini (Catanzaro, Nicastro-Sambiase, Catanzaro portarono
di Catanzaro portarono alla scoperta di quattro centri
Crotone e Cosenza) con nuclei che, per quanto riguarda
il catanzarese, erano sparsi un po’ in tutta la provincia alla scoperta di
(Gizzeria, Nocera Terinese, Marcellinara, Catanzaro
Lido, Soverato, Gasperina, Borgia, Cerva, Taverna, Ser- quattro centri
sale e Petronà). Secondo una nota informativa della
Compagnia CC.RR. di Nicastro, già dopo l’armistizio operativi clandestini
iniziarono “le manifestazioni di protesta da parte di ele-
menti contrari alla nuova situazione politica” che, evi-
dentemente, poi “salirono di livello”. Le attività di a Catanzaro,
questi nuclei, nel periodo che va dall’ottobre del 1943
tuazione di quasi venti tra attentati dinamitardi, lanci Nicastro-Sambiase,
al settembre dell’anno successivo, comportarono l’effet-
di bombe a mano e intimidazioni generiche. I primi
atti ebbero come centro l’abitato di Nicastro, oggi in- Crotone e Cosenza
globato nel più ampio comune di Lamezia Terme, che
vide, tra il 27 e il 28 ottobre 1943 “lanci di bombe, scoppi
di tubi di gelatina e la diffusione di manifesti di propa-
ganda filo fascista”. Poche settimane dopo esplosero due che i giovani non avessero maturato una coscienza po-
ordigni all’indirizzo delle tipografie “colpevoli”, evi- litica ma fossero ancora influenzati dalla formazione
dentemente, di stampare giornali antifascisti (“Era ideologica del precedente regime.
Nuova” e “Nuova Calabria”) ed il successivo 1° dicembre Ecco quindi che il Questore di Catanzaro, alla metà
venne lanciata una bomba a mano contro l’abitazione di aprile del 1944, parlando della situazione dell’ordine
dell’antifascista Marcello Nicotera. Addirittura, il 5 di- e sicurezza pubblica della provincia osservava che “i
cembre, ad essere colpita da una bomba a mano fu pro- più ferventi e cospicui esponenti del fascismo locale stanno
prio la caserma dell’Arma locale. Le indagini esperite in disparte e si palesano innocui, mentre correnti di sim-
dai Carabinieri portarono all’individuazione di alcuni patia verso il passato regime, anche se in forma sporadica
giovani del posto, tutti minorenni, e tutti legati ideo- e non preoccupante, si manifestano ancora fra i giovani e
logicamente al vecchio regime. Durante una perquisi- i giovanissimi in genere”.
zione in casa di un noto avvocato (il cui figlio era im- Evidentemente, però, il gruppo era più numeroso se
plicato nei fatti), vennero sequestrate diverse armi ed gli attentati proseguirono. A Sambiase il 1° gennaio
esplosivi. Rinchiusi nel Centro di Rieducazione per del 1944 venne fatto esplodere un ordigno davanti al-
minorenni di Catanzaro, furono liberati appena 15 l’ingresso del Municipio provocando però danni mo-
giorni dopo il loro arresto, probabilmente ritenendo desti, il successivo 30 gennaio venne lanciata una bomba
16 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VII