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quella parte della società (reale o
            immaginaria) che è colpevole di
            un comportamento inflessibile e
            ostinato ad un atteggiamento più
            elastico,  ad  uno  stile  di  vita  più
            duttile.  Ecco  perché  si  potrebbe
            tranquillamente affermare che le
            ragioni per cui i carabinieri sono i
            protagonisti preferiti delle barzel-
            lette  risiedano  proprio  nel  desi-
            derio inconscio che ha il popolo
            di avvicinarsi alle Istituzioni, spe-
            cialmente quelle più rigide e tra-
            dizionaliste, tra le quali l’Arma dei
            Carabinieri è l’esponente più em-
            blematico, basti pensare al signi-
            ficato  profondo  del  suo  motto
            araldico: Nei secoli fedele.
            È lo stesso motivo per cui, nelle
            vignette satiriche che comincia-
            rono ad essere propagate in Italia
            nel  periodo  risorgimentale,  ac-
            canto alle tipiche figure allegori-
            che, personificazioni dei simboli
            statuali, e ai personaggi politici
            immediatamente  riconoscibili,
            venivano sempre ritratti i carabi-
            nieri. Furono gli anni in cui co-
            minciò a diffondersi la caricatura,
                                                        IL FRONTESPIZIO DEL GIORNALE SATIRICO L’ARLECCHINO DATO ALLE STAMPE A NAPOLI NEL 1848
            elemento  fondamentale  nella
            battaglia volta alla realizzazione
            dell’ambizioso processo unitario
            della Penisola. Tra il 1848 e il 1870 la satira esplose  primo dei quali fu il famoso Arlecchino di Napoli, il cui
            quasi spontanea nei luoghi in cui si complottava e si   primo numero porta la data del 18 marzo 1848. Ap-
            congiurava: nelle case, nelle botteghe, nei caffè, nei  pena un mese dopo, a Milano, nasceva Lo Spirito Fol-
            covi dei carbonari e dietro le barricate. Cominciarono  letto. Da allora fu un pullulare di pubblicazioni: Don
            ad essere diffuse le piccole tavole del Redenti e del De  Pirlone a Roma, un altro Arlecchino a Firenze, Il Fi-
            Albertis: fogli volanti che venivano affissi alle canto-  schietto e il Buonumore a Torino, La Rana a Bologna,
            nate. Furono quelle incisioni appiccicate ai muri che   Il Lampione e La Vespa a Firenze, La Cicala, Il Diavolo,
            gettarono il seme dei giornali satirici “caricaturati”, il  La Strega, La Zanzara, Pulcinella, Lingualunga… e tanti



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VI  55
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