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PAGINE DI STORIA
FRONTESPIZIO DEL REGIO DECRETO 21 APRILE 1853
ISTITUTIVO DEL CORPO DEI CARABINIERI REALI DI SARDEGNA
rendimento nel mantenimento dell’ordine pubblico. Il
processo di assorbimento, che prevedeva il trasferimento
di elementi del Corpo dei CC.RR. dagli stati di terra-
ferma nell’isola, ebbe termine il 1º aprile 1823.
Il provvedimento ebbe, comunque, breve durata, per via
della necessità di restringere nuovamente agli stati di ter-
raferma il servizio dei Carabinieri Reali, per cui il Go-
verno di Carlo Alberto decise di ripristinare in Sardegna
con Regie Patenti del 9 febbraio 1832 e Regio Viglietto
del successivo 3 marzo il rgt. Cavalleggeri di Sardegna,
ordinato su 2 Divisioni (Cagliari e Sassari) al comando
di maggiori, 4 squadroni retti da capitani, 13 distacca-
menti agli ordini di luogotenenti e sottoluogotenenti e 65
Posti affidati a sottufficiali. Sulle ragioni che indussero
alla soppressione dei Carabinieri Reali di Sardegna pos-
sono aver inciso motivi di natura economica, atteso che
stipendi e indennità di questi ultimi erano decisamente
più alti di quelli degli altri Corpi dell’Armata Sarda.
In Sardegna Massidda meritò la stima del sovrano, che
lo insignì dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Con l’estensione all’isola – con legge 15 aprile 1851 –
del corpo normativo degli stati di terraferma, si registrò
un graduale degrado della sicurezza pubblica, sino ad
indurre il Governo di Torino a considerare l’opportunità
di reintrodurre i Carabinieri Reali.
i Carabinieri Reali, disseminato nei piccoli centri del- Il processo si perfezionò con R. D. n. 1505 del 21 aprile
l’isola in piccoli presidi. Successivamente denominato 1853, che soppresse il rgt. Cavalleggeri di Sardegna e ri-
Dragoni leggeri, “In sul finire dell’anno 1794 una parte costituì il Corpo dei Carabinieri Reali in Sardegna, sempre
di esso corpo veniva chiamata a prestare servizio in Terra- distinto da quello di terraferma, del quale godeva di tutte
ferma, rimanendone l’altra parte in Sardegna”. In Terra- le prerogative e le preminenze. Sembra comunque che
ferma operarono 2 squadroni durante la Guerra delle la decisione sia stata presa anche in considerazione di
Alpi (1792-1796) contro la Francia rivoluzionaria, gravi mancanze disciplinari e di un tentativo di ammu-
mentre l’altra aliquota del reggimento proseguiva a co- tinamento dei cavalleggeri, problemi che, nel Corpo dei
stituire la forza di polizia dell’Isola. Carabinieri Reali, non erano emersi con pari virulenza.
Terminata la bufera napoleonica e avviata la Restaura- Il nuovo Corpo dei Carabinieri Reali in Sardegna ebbe in
zione, nel 1822 il re Carlo Felice decise di istituire il organico un colonnello comandante – il Massidda – un
Corpo dei Carabinieri Reali di Sardegna, distinto da quello tenente colonnello comandante della Divisione di Ca-
presente negli stati di terraferma, che incorporò i Caccia- gliari, un maggiore comandante della Divisione di Sas-
tori Reali in cui erano provvisoriamente confluiti i Dra- sari, 7 capitani, 14 luogotenenti, 7 sottotenenti, 1 medico
goni Leggeri di Sardegna, proprio per il loro buon di reggimento (in totale 32 ufficiali). Ai loro ordini erano
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