Page 27 - Notiziario2021-2
P. 27
PAGINE DI STORIA
I LUOGHI DEL RASTRELLAMENTO DELLA BENEDICTA
nego” che l’interlocutore gli strappò il bi-
glietto dalle mani.
Taino fu arrestato e condotto in munici-
pio ove fu interrogato da un tenente della
Wermacht. Non rivelò nulla di quanto sa-
peva. Gli fu ordinato di tornare in ca-
serma e di restare a disposizione. Il
biglietto fu recapitato al comando tedesco
che diede il via al rastrellamento.
Fu un’azione su larga scala, spietata, nella
quale furono impiegati circa 5.000 uo-
mini, appoggiati da autoblindo, carri ar-
mati, pezzi di artiglieria da 149 e perfino
da un aereo tipo “Cicogna”.
Di tutti i paesi presidiati, quello più col-
pito dalla ferocia nazista fu indubbia-
mente Voltaggio. Anche la Stazione
dell’Arma fu occupata dai tedeschi che
assunsero personalmente la sorveglianza
dei prigionieri via via catturati e condotti
in caserma.
L’esito dell’azione fu disastroso. Circon-
data tutta la zona tra la Val Stura, la Val
Scrivia, la Val Polcevera, e chiuse le rota-
bili poste ai margini di quel settore mon-
tano, tre colonne provenienti, rispettiva-
mente, da Sud-Ovest (Piani di Praglia),
da Nord (Voltaggio) e da Nord Ovest
(Lerma) puntarono verso il centro del ter-
ritorio occupato dalle bande.
Le formazioni ribelli si trovarono in dif-
ficoltà. I capi partigiani non compresero
il pericolo imminente, malgrado informa-
zioni giunte da fondovalle, e non adotta-
rono precise contromisure, né piani di
fuga. Colti di sorpresa, molti ragazzi si ri-
fugiarono alla cascina Benedicta, in cerca
di ordini certi. Sul posto però trovarono il
nemico. I giovani, quasi tutti disarmati, si
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VI 27