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PAGINE DI STORIA
di SIMONA GIARRUSSO
ull’Appennino ligure-piemontese, tra la Val L’area fu prescelta come centro di raccolta e di adde-
Polcevera e la Val Stura, nel cuore verde del stramento delle reclute partigiane perché presentava,
Parco naturale delle Capanne di Marca- da un punto di vista strategico, una duplice caratteri-
rolo, sorge il grande Sacrario dei Martiri stica: da un lato era povera di strade interne e rico-
Sdella Benedicta. Il complesso monumen- perta da un’intricata distesa di boschi che avrebbero
tale, situato nel territorio del comune di Bosio, nel- offerto sicurezza alle bande, soprattutto in una fase in
l’alessandrino, si sviluppa intorno ai ruderi, tuttora cui si trattava di preparare più che di agire; dall’altra
visibili, della cascina Benedetta, ex convento benedet- era posta alle spalle di arterie di comunicazione di ri-
tino che, durante il medioevo, era considerato luogo lievo tattico, come la “camionale” Genova-Serravalle,
di sosta per i pellegrini diretti a San Pietro, a Santiago ma anche di importanti nodi ferroviari che potevano
di Compostela o a Genova, punto di imbarco per la diventare l’obiettivo per azioni di disturbo e di offesa
Terra Santa. da parte delle formazioni dislocate sulle alture liguri-
Nella primavera del 1944, le rovine della grangia be- alessandrine.
nedettina divennero sede del comando intendenza Quando, nei concitati giorni dell’aprile 1944 giunse
della brigata autonoma “Alessandria” di Giancarlo la notizia del giuramento di fedeltà alla r.s.i., i Cara-
Odino detto “Italo”, capitano dei Granatieri, e della binieri della Stazione di Mignanego, nella alta Val
3^ Brigata d’assalto Garibaldi “Liguria” agli ordini del Polcevera, in provincia di Genova, si opposero all’or-
Capitano degli Alpini Edmondo Tosi, iniziatesi a for- dine e, piuttosto che indossare la divisa della g.n.r.,
mare sul finire del ’43. preferirono abbandonare il reparto.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VI 25