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CRONACHE DI IERI OSMAN CARUGNO
IL MARESCIALLO
di Bologna e la nomina a “Cavaliere dell’Ordine al Merito
della Repubblica”. Gli venne, altresì, conferita la “Meda-
glia d’Oro al Merito di lungo comando”. Ma il riconosci-
mento più importante giunse nel 1985, quando fu insi-
gnito a Gerusalemme dallo Yad Vashem del titolo di
“Giusto tra le Nazioni” per i fatti risalenti alla Seconda
Guerra Mondiale (vedi Notiziario Storico N. 4 Anno
II, pag. 32). L’episodio in questione avvenne nel 1943
ed è stato riportato con dovizia di particolari nel libro
di Emilio Drudi “Un cammino lungo un anno”.
Da pochi anni, Osman Carugno (1938) era al comando
della Stazione Carabinieri di Bellaria. Non ci mise
molto a diventare per quell’agglomerato urbano un
punto di riferimento. Austero, sempre impeccabile nel
contegno e nel decoro. Con eleganza e orgoglio portava
sempre indosso la divisa dell’Arma. Sempre pronto per
intervenire con professionalità e alto senso di giustizia.
Mai restio a recepire ogni richiesta d’aiuto. Un uomo
Giusto. Pronto a schierarsi dalla parte della legge anche
di fronte ai soprusi del regime. Erano tempi grigi. Le
leggi razziali prima, la guerra poi. I primi due anni fu-
rono caratterizzati da ristrettezze economiche e priva-
zioni. Poi lo sfacelo successivo all’8 settembre. Come
tanti altri carabinieri anche il Maresciallo Carugno ri-
mase fermo al proprio posto. Tra la gente. Consapevole
che in quel momento, con il nemico tedesco “dentro
casa”, quella scelta fosse l’unica praticabile per essere
utile alla collettività. Gli eventi non tardarono a preci-
pitare. Con la proclamazione della sedicente Repubblica
di Salò anche la Stazione di Bellaria venne inglobata
nella Guardia Nazionale Repubblicana. Alla nuova si-
tuazione Osman reagì con la solita flemma. Rimase im-
passibile. Pronto a mantenere quel giuramento di
fedeltà al re e agli italiani. Incurante dei rischi che cor-
reva iniziò, come il suo carattere e la sua formazione mi-
litare gl’imponeva, a fare quel cosiddetto “doppio gioco”.
Ben presto divenne un punto di riferimento per i primi
partigiani romagnoli e allo stesso tempo un costante di-
sturbatore di tutte le azioni praticate dal “nemico” nazi-
fascista. Egli riusciva a muoversi, nonostante tutto, con
44 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI