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CRONACHE DI IERI






                           Sembrava un giorno come tanti.



                  La gente del posto si era ormai abituata


                                  alla presenza dei tedeschi,



                         alle prepotenze, alle intimidazioni.


                          I residenti dovettero pensare che


                        sarebbe stato meglio assecondarli,



                            che di lì a poco gli invasori se ne


                   sarebbero andati e tutto sarebbe finito.



               Purtroppo le cose andarono diversamente







            totenente italiano delle S.S., l’ordine di esecuzione.  d’Argento al Valor Militare “alla memoria”:
            Un  urlo  straziante  echeggiò  nel  porticato  dell’ex  “Devoto al culto del dovere e della Patria, lungamente
            casa colonica, si propagò nell’ampio cortile, giungendo  servita nell’Arma fedelissima, rispondeva con giovanile
            fino alle stanze.                                       ardore all’appello dell’Italia vilipesa e calpestata dall’op-
            In  quel  momento  il  generale  fece  un  passo  avanti,  pressore. Con elevato senso del dovere, con consapevole
            staccandosi  dagli  altri.  Si  diresse  verso  l’ufficiale  abnegazione e con sprezzo di ogni pericolo si dedicava
            tedesco. “Se una rappresaglia si vuole compiere, sia    alla organizzazione e al potenziamento dei nuclei di re-
            fatta a me, ma sia risparmiato sangue innocente“. Era   sistenza armata e di uno speciale servizio di assistenza
            lui l’unico responsabile dell’accaduto, quelle vittime  morale e materiale ai combattenti clandestini della libertà.
            innocenti dovevano essere risparmiate. Ovviamente       Catturato dalle S.S. tedesche durante le giornate insur-
            non era vero.                                           rezionali e condannato alla fucilazione affrontava con
            Ci provò, il Generale Giuseppe Dezio, a sacrificare la  fermezza il plotone di esecuzione fiero di suggellare col
            sua vita in cambio di quella dei suoi concittadini. La  sacrificio della vita le gloriose tradizioni della Sua Arma.”
            sua richiesta non venne accolta.                                                      Padova, 28 aprile 1945
            Fu fatto spostare di una sessantina di metri. Giunto                                  Combattente partigiano
            sul ciglio del fossato che costeggiava la strada, lo rag-  Si  concluse  così,  da  “combattente  partigiano”  la
            giunse un colpo di pistola alla tempia. Dopo di lui,    brillante carriera del generale, iniziata nel 1897 come
            tutti gli altri, allo stesso modo.                      soldato di leva del 3° Reggimento Genio Telegrafisti,
            Per il suo gesto all’ufficiale è stata concessa la Medaglia  proseguita nell’Arma come allievo carabiniere presso



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI  39
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