Page 38 - Notiziario 2021-1
P. 38
CRONACHE DI IERI
Il nazifascismo era
finito ma i soldati del
l 25 aprile era passato da poco. I tedeschi si
erano arresi, le grandi città del Nord Italia erano
Istate liberate. Eppure i fiori della primavera del Führer, ormai in
’45 tardavano a sbocciare sotto al gelido manto di
odio e di devastazione lasciato dalla guerra. Il nazifa- ritirata, stremati, in
scismo era finito ma i soldati del Führer, ormai in ri-
tirata, stremati, in cerca di cibo, di vino, di abiti,
sfilavano ancora nelle vie cittadine, entravano nelle cerca di cibo, di vino,
case, battevano le strade di campagna, devastavano i
raccolti, seminando ovunque terrore. Arrivarono anche di abiti, sfilavano
a Saonara, piccolo centro del padovano. Alle 3:30 del
28 aprile, un reparto dell’esercito teutonico, composto ancora nelle vie
da circa cinquecento unità, giunse alla villa del Signor
Angelo Bauce, in località Villatora. La truppa si
sistemò nelle stalle, nei fienili e nei dintorni dell’edificio. cittadine, seminando
Lo stato maggiore, composto da sette o forse otto uf-
ficiali, occupò la vicina villa “Pimpinato”, ottocentesca ovunque terrore
casa padronale di proprietà della moglie del Generale
di Brigata dell’Arma in congedo Giuseppe Dezio.
Sembrava un giorno come tanti. La gente del posto
si era ormai abituata alla presenza dei tedeschi, alle
prepotenze, alle intimidazioni. I residenti dovettero feroce rastrellamento nel paesino e nelle campagne
pensare che sarebbe stato meglio assecondarli, che di circostanti. Fu un’azione violenta, spietata, che si con-
lì a poco gli invasori se ne sarebbero andati e tutto cluse con l’uccisione di nove civili; non venne rispar-
sarebbe finito. miato neppure un bambino di appena cinque anni,
Purtroppo le cose andarono diversamente. Nel po- Agostino Rigato. Tanti, scampati alle raffiche di
meriggio accadde qualcosa. Verso le 16:00 alcuni par- mitra, vennero catturati.
tigiani provenienti da Camin, incoraggiati dalla notizia Verso le 17:00 i tedeschi rientrarono alla base con, a
della resa delle truppe nazifasciste di Padova, fecero bordo di due automezzi, trentacinque uomini, tra i
irruzione nella villa del generale e disarmarono tutti quali il Generale Dezio, i cognati Guido e Decio
gli ufficiali, chiedendone la resa. Nel ritirarsi, però, si Pimpinato e il nipote Luigi Berto, un ragazzino di
imbatterono nelle sentinelle tedesche di guardia tra 14 anni, prelevati nella villa “Pimpinato”. Gli ostaggi
le due abitazioni. Queste aprirono il fuoco. Nel furono ammassati sotto il portico della villa “Bauce”
conflitto due soldati tedeschi rimasero feriti. Furono ove si tenne un processo sommario. Per più di un’ora
portati nella villa Bauce dove ricevettero le cure del si attesero gli ordini superiori che dovevano giungere
proprietario e del fratello Antonio, medico. attraverso l’apparato radio sistemato nel salotto dove
I militari che alloggiavano nella villa Bauce, allarmati tutti i presenti, compresi le donne e i bambini,
dalla sparatoria, misero in postazione sui granai e sui avrebbero saputo il destino che attendeva quei di-
fienili le mitragliatrici per contrastare ogni eventuale sperati. L’ordine arrivò. Era una sentenza di morte.
nuovo attacco. Poi, per rappresaglia, iniziarono un L’ufficiale tedesco comunicò all’interprete, un sot-
38 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI